Il CIO si arrende: Olimpiadi rinviate al 2021

Con una decisione che ormai era nell’aria, il Comitato Olimpico Internazionale ha definito il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

In Giappone si attende con trepidazione la decisione su Tokyo 2020 (Photo by ODD ANDERSEN/AFP via Getty Images)

Olimpiadi rinviate

Con una decisione improvvisa, che ha anticipato la riunione del Comitato Olimpico Internazionale fissata per domani che avrebbe dovuto prendere in considerazione la riprogrammazione delle Olimpiadi di Tokyo, i Giochi olimpici di quest’anno sono stati rinviati.

La decisione è stata condivisa dal CIO e dal governo giapponese dopo una lunga telefonata tra il presidente tedesco del comitato Bach e il premier giapponese Abe, ultimo a rassegnarsi alle numerose richieste di rinvio provenienti da molti paesi.

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La posizione di Tokyo

Il primo ministro giapponese Abe era stato chiaro già prima di questa decisione: “Dobbiamo valutare l’opzione di un rinvio” e anche il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori si è arreso all’evidenza: “A questo punto non possiamo fare a meno di discutere del rinvio”. Ora il rinvio è ufficiale ma bisogna ancora capire a quando. E qui probabilmente diventerà decisiva la riunione del CIO di domani. Abe chiede un rinvio non oltre l’estate del 2021: la calendarizzazione dovrà tenere conto di alcuni fattori che potranno essere studiati solo nei prossimi giorni. Ma il periodo potrebbe essere identico a quello di quest’anno, con la cerimonia inaugurale nel venerdì della terza o quarta settimana di luglio.

Ci si vede nel 2021?

Il rinvio dunque è per l’anno prossimo anche per le Paralimpiadi. La denominazione di Olimpiadi e Paralimpiadi resterà Tokyo 2020 anche se l’appuntamento sarà fissato nel 2021.

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La fiamma olimpica di Tokyo 2020 accesa fuori dalla stazione di Fukushima (Photo by Philip FONG / AFP) (Photo by PHILIP FONG/AFP via Getty Images)

Il Giappone fa squadra

Mori chiede al Giappone di essere comprensivo e di imparare dalla sua storia: “Siamo sopravvissuti alla seconda guerra mondiale, al grande terremoto del 2011 e all’incidente nucleare di Fukushima. Il Giappone saprà superare anche questa crisi ma non possiamo permetterci l’errore di sottovalutare l’emergenza”.

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