Juventus e Università di Perugia, accordo per nuovi esami “facili”?

Una recente indiscrezione vedrebbe il legale della Juventus a stretto contatto con i vertici dell’ateneo per stranieri. Non ci sarebbe solo l’esame di Luis Suarez al centro del confronto. “Vi manderemo altri stranieri”, questo è quanto trapela dal Corriere della Sera.

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Suarez si presenta per l’esame di italiano – meteoweek.com

Un clamoroso retroscena riguarderebbe ancora l’attività appena scoperta all’Università per stranieri di Perugia. È appena scoppiato il caso relativo a Luis Suarez e al suo esame di italiano, che si è rivelato una farsa in piena regola. Ma al di là della pratica illecita che ha coinvolto l’attaccante uruguaiano, sembrerebbe che ci sia un coinvolgimento diretto da parte della Juventus. La notizia arriva dall’edizione odierna del Corriere della Sera, che svela un meccanismo già ben oliato, che il club bianconero avrebbe provato a sfruttare per altre occasioni.

In particolare sarebbero venute fuori delle intercettazioni, che avrebbero come protagonisti due personaggi in particolare. Da una parte c’è l’avvocatessa Maria Turco, che ha fatto da tramite per lo storico legale della Juventus. Dall’altra parte c’è Simone Olivieri, direttore generale dell’università per stranieri di Perugia. I due avrebbero parlato, tra le altre cose, anche della gestione dell’esame di italiano di Luis Suarez. Proprio dal buon esito di questo test, infatti, sarebbe dipeso l’arrivo in bianconero dell’attaccante uruguaiano, anche se alla fine la trattativa non si è concretizzata.

Sulla base di questo impegno – ovviamente illegale – da parte dei vertici dell’ateneo umbro, sarebbe arrivata una promessa importante. La Turco, infatti, avrebbe stipulato con Olivieri un accordo per portare nuovi giocatori stranieri a svolgere esami presso l’università di Perugia. Si tratta di una ricompensa per il lavoro svolto per Suarez, ma anche un modo per accelerare l’iter per il passaporto italiano di nuovi acquisti internazionali da parte del club di Andrea Agnelli. Tutto questo è finito al vaglio della Guardia di Finanza, che sta già indagando da giorni.

Luis Suarez nei momenti successivi al suo esame – meteoweek.com

Si stanno ricostruendo tutti i contatti che si sono registrati fino al 17 settembre, ovvero il giorno in cui Luis Suarez ha svolto il suo esame-farsa. Naturalmente, gli inquirenti non stanno valutando solo gli eventuali reati che si sarebbero perpetrati sul piano giudiziario. In tal caso ne potrebbe rispondere anche la giustizia sportiva, in caso di eventuali illeciti di natura disciplinare. L’avvocato Turco ha interagito con Olivieri attraverso lo studio di Luigi Chiappero, lo storico legale della Juventus. Da qui è partita la lunga trattativa, venuta fuori dalle intercettazioni.

A propria volta, il direttore generale dell’università per stranieri di Perugia ha ottenuto questo contatto da un amico in comune. Da qui è iniziata una lunga serie di telefonate, che servivano soprattutto per accordarsi sulle modalità dell’esame che avrebbe dovuto svolgere Suarez. I tempi non erano poi così lunghi, anche perchè la situazione dell’attaccante prossimo a lasciare il Barcellona non era affatto facile. Com’è emerso da altre intercettazioni, infatti, Suarez non riusciva neanche a coniugare i verbi. Ma l’esame doveva svolgersi e soprattutto doveva avere esito positivo.

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Pur di convincere i vertici dell’ateneo a condurre in porto l’esame, ecco che la Turco spiega il piano. Da una parte c’era la forte volontà della Juventus di far completare l’iter al bomber uruguaiano. In cambio sarebbero stati mandati altri giocatori extracomunitari a condurre lo stesso esame a Perugia, per una sorta di contropartita. Tutto ciò è finito tra le mani degli inquirenti, che ora stanno formulando le varie ipotesi di reato. Tra questa spicca la corruzione, per la quale il direttore Olivieri dovrà fornire chiarimenti su ogni singolo passaggio.