Allegri, voglia di panchina: “Mi piacerebbe allenare in Inghilterra”

Il tecnico livornese ammette che aprirebbe le porte a una nuova esperienza in Italia, ma è molto difficile. “Un buon allenatore non dovrebbe creare ansie ai giocatori”, dichiara Allegri. E sul giocatore più forte mai allenato non ha dubbi: “Cristiano Ronaldo, ha vinto tutto ma ogni anno ha un obiettivo nuovo”.

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Massimiliano Allegri con la coppa dell’ultimo scudetto vinto – meteoweek.com

Massimiliano Allegri torna a parlare e lo fa per svelare i suoi desideri per il futuro. L’allenatore livornese è ormai fermo da più di un anno, quando finì la sua esperienza alla Juventus dopo un ciclo lungo e vincente. L’ex tecnico della Vecchia Signora ha rilasciato alcune dichiarazioni per il Times, tabloid inglese che lo ha interrogato sul futuro. E le ambizioni di Allegri appaiono chiare fin dall’inizio: “In Italia sono stato al Milan per quattro anni e alla Juventus per cinque. Ora mi aspetto di lavorare ancora in Italia, ma è difficile, o in Inghilterra“.

Dunque Max Allegri, dopo aver vinto uno scudetto vinto al Milan e ben cinque conquistati nella Torino bianconera, vuole conquistare la terra di Albione. E svela come mai è sbocciato in lui questo grande amore per il calcio inglese in questi anni: “Secondo me il calcio inglese sta migliorando perché ci sono molti allenatori stranieri. L’Inghilterra ora è più sofisticata e più tattica, ma continua a rispettare la tradizione del suo calcio. C’è un buon equilibrio tra lo spirito del calcio inglese ed il nuovo approccio tattico portato dai nuovi allenatori“.

Allegri è consapevole che un buon allenatore non deve lavorare solo sul campo, ma deve essere anche bravo a sgomberare la testa dei suoi giocatori. “Non dovremo creare ansie ai giocatori – dice – . Se parti solo dalle due idee, dal tuo credo, e non dalla qualità del materiale che hai tra le mani, secondo me fai un grande errore. Sono i giocatori a decidere il gioco“. Allora come si dividono i compiti di un buon mister? “L’allenatore deve essere uno psicologo. L’80% è psicologia, il 20% è tattica. Dobbiamo guardare nella testa dei giocatori, perché sono giovani, sono ‘bambini’. Dobbiamo parlare con loro ogni giorno, sapere tutto, conoscere i loro problemi“.

Allegri e Cristiano Ronaldo si abbracciano – meteoweek.com

L’allenatore toscano è comunque consapevole del fatto che “i problemi di un diciottenne sono diversi da quelli di un veterano“. Per questo motivo è fondamentale che il mister sappia lavorare sotto l’aspetto mentale oltre che su quello tattico. Anche perchè non contano solo i ragazzi che scendono in campo dal primo minuto. Per questo motivo Allegri ribadisce che anche i giocatori che non giocano e vanno in panchina devono avere fiducia nel proprio allenatore. E lo ribadisce ancora una volta: “La prima qualità per un tecnico è la psicologia“.

Ma la domanda che intriga forse di più i lettori riguarda il giocatore più forte mai allenato da Allegri. La risposta del mister livornese sembra quasi scontata, visto che menziona Cristiano Ronaldo: “Ho avuto molti giocatori forti, con una mentalità forte. Difensori come Chiellini e Nesta, centrocampisti come Gattuso e Seedorf, attaccanti come Ibrahimovic e Ronaldo. Ma per mentalità CR7 è il migliore, ha una testa diversa da tutti gli altri. Ha vinto cinque Palloni d’Oro, cinque Champions League, un Campionato Europeo con il Portogallo, ed è molto difficile, facendo sempre la differenza. Ogni anno ha un obiettivo nuovo“.