Domenica 6 dicembre al Bentegodi, a partire dalle 12.30, andrà in scena Verona-Cagliari. Il tecnico dei padroni di casa, Ivan Juric, ha presentato la sfida in conferenza stampa.
L’Hellas Verona, in occasione della decima giornata del campionato di Serie A, sfiderà il Cagliari nel lunch match di domenica al Bentegodi. Le due squadre sono entrambe a metà classifica e hanno solo quattro punti di differenza. I gialloblù, da un lato, vogliono compiere un balzo verso la zona Europa, mentre gli isolani intendono allontanarsi dalla zona salvezza conquistando punti preziosi.
Il tecnico dei padroni di casa Ivan Juric, intervenuto in conferenza stampa all’anti-vigilia della gara contro il Cagliari, ha parlato del momento positivo che la sua squadra sta vivendo. “In queste partite si è visto il sacrificio del gruppo e la voglia di far risultato, di sacrificarsi, di andare oltre l’emergenza e i propri limiti attuali. L’insieme di questi fattori è stato alla base delle nostre buone prestazioni e dei punti raccolti. Tanti giocatori hanno fatto passi in avanti rispetto alla scorsa stagione. In primis mi viene da pensare a Zaccagni, Dimarco e Dawidowicz. Gli ultimi risultati sono merito dei miei ragazzi”.
Il merito, tuttavia, va anche all’allenatore. “Io posso proporre situazioni che non hanno mai provato, poi spetta a loro interpretarle al meglio con intelligenza tattica e voglia di fare risultato. Io con la squadra parlo molto, ma anche l’ambiente che ci circonda è quello giusto. Io e il Direttore Sportivo, Tony D’Amico, siamo in grande sintonia, anche a livello di gestione dei calciatori. Lavoriamo in tranquillità, favoriamo i giusti comportamenti e remiamo tutti dalla stessa parte. Il merito è un po’ di tutti”.
Ivan Juric è tornato anche a parlare della vittoria conquistata contro l’Atalanta nello scorso turno. “A Bergamo si è visto meno gioco, ma è comprensibile vista la caratura degli avversari. Ma la squadra mi è piaciuta molto. Abbiamo rischiato poco e potevamo fare anche altri gol. Con l’ingresso di Veloso, poi, siamo ulteriormente migliorati. Abbiamo fatto grandissimi passi in avanti per quanto riguarda sacrificio, voglia di fare risultato e capacità di soffrire”, ha detto.
Non si tratta, tuttavia, dell’unica vittoria contro una big. “Non ci sono paragoni con lo scorso anno. In queste partite sono emersi altri valori, che sono fondamentali nel calcio e nella vita. Non credo che ci sia una correlazione. A Parma e col Genoa abbiamo fatto un buon calcio. Noi ci prepariamo sempre al massimo, magari ci è andata anche bene. Ma non siamo ancora ad un livello in cui si può parlare di maturità, siamo agli inizi di un processo. È un campionato difficile e strano, bisogna pedalare e nulla è scontato. Le neopromosse stanno su, e quelle che hanno valori stanno sotto. Questo significa che sarà dura, è difficile pensare che chi sta sotto non risalirà. Bisognerà stare attenti“.
Ora, però, testa al Cagliari. Un avversario che il tecnico croato apprezza. “Di Francesco lavora su concetti che conosce molto bene. Nell’ultima partita, contro lo Spezia, il Cagliari avrebbe meritato la vittoria per quanto espresso nel secondo tempo. Da diversi anni la loro ‘rosa’ si rafforza con l’idea di arrivare nella parte sinistra della classifica, quindi sono in grado di far fronte a eventuali defezioni”, ha spiegato Ivan Juric.
Infine, sulla situazione relativa agli infortuni: “Abbiamo più soluzioni di prima. Dobbiamo essere bravi a rimanere ‘fanatici’ nel lavoro che facciamo e migliorarci senza perdere le nostre basi. Lazovic? Aspettiamo completi lo ‘screening’ medico di rito per ottenere l’idoneità sportiva, ma gli ultimi test diagnostici per il Coronavirus-Covid 19 hanno dato esito negativo. Magnani? Ha recuperato. Ha fatto una settimana piena con noi, ma devo ancora decidere chi far giocare. Per quanto riguarda gli altri, Lovato è riuscito ad allenarsi, ora deve continuare a lavorare con continuità e tranquillità. Vieira ancora non ci sarà, come anche Günter, Cetin, Kalinic e Benassi“.
Il tecnico ha anche svelato chi giocherà in attacco. “Di Carmine poteva segnare nelle ultime partite, ne è consapevole per primo lui, ma sa anche che si sta muovendo bene e che gli sta mancando solo il gol. Partirà ancora lui: è giusto che abbia l’opportunità di sbloccarsi, continuando a fornire l’ottimo contributo delle ultime partite al gioco della squadra”.
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