Inter eliminata: lo 0-0 con lo Shakhtar non basta. Nerazzurri fuori anche dall’Europa League.
E’ andata male, malissimo all’Inter. La squadra nerazzurra è fuori da tutte le competizioni europee. Niente ottavi di Champions e niente Europa League.
E pensare che le notizie provenienti da Madrid lasciavano presagire una piega diversa. Biscotto o meno, l’Inter avrebbe dovuto comunque vincere contro lo Shakhtar.
Parte bene la formazione di Conte: dopo 6′ cross dalla destra di Barella, palla a Lautaro Martinez che non ci pensa due volte a calciare verso la porta avversaria. Traversa clamorosa. Resterà l’occasione più ghiotta per i nerazzurri.
Dopo lo spavento, lo Shakhtar prova a riorganizzarsi ma è sempre l’Inter a fare la partita. Le emozioni però latitano fatta eccezione per un tentativo di Skriniar fuori bersaglio.
Primo tempo da spettatore per Handanovic: le due squadre vanno al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa, l’Inter preme con più intensità ma la difesa ucraina regge anche grazie alle parate di Trubin. Al 52′ è prodigioso il suo volo per togliere dall’incrocio il pallone diretto nell’angolino su colpo di testa di Lukaku.
Brozovic ci ritenta poco dopo: stavolta Trubin esce male e concede il tiro da fuori al centrocampista interista. Deviazione fortuita di un difensore e palla di un soffio in angolo.
L’Inter si getta in avanti ma presta il fianco al contropiede degli ospiti: Taison fa venire i brividi ai nerazzurri, Handanovic c’è.
Finale lunghissimo: 8 minuti di recupero non bastano.
Finisce 0-0, nerazzurri fuori dall’Europa.
Inter costretta a vincere mercoledì sera contro lo Shakhtar per sperare nella qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Ormai tagliati fuori per il primo posto nel girone B, Lukaku e compagni possono agguantare la seconda posizione. A San Siro, però, è obbligatorio battere gli ucraini e sperare che la partita tra Real Madrid e Borussia Moenchengladbach non si concluda in parità. Se invece spagnoli o tedeschi dovessero vincere, all’Inter come detto basterebbe il successo con lo Shakhtar per accedere alla fase ad eliminazione diretta.
All’andata finì 0-0. Calcio d’inizio a San Siro alle 20.45: arbitra il fischietto sloveno Slavko Vincic.
FORMAZIONI UFFICIALI
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi (85′ D’Ambrosio), Barella, Brozovic, Gagliardini (75′ Sanchez), Young (69′ Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (’85 Eriksen). Allenatore: Conte.
A disposizione: Stankovic, Radu, Sanchez, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Perisic, Eriksen, D’Ambrosio, Darmian.
SHAKTHAR (4-2-3-1): Trubin; Dodo, Stepanenko, Taison (86′ Dentinho), Marlos (65′ Solomon); Tete, (65′ Patrick), Kovalenko; Matviienko, Maycon, Vitao (37′ Khocholava); Bondar. Allenatore: Castro.
A disposizione: Shevchenko, Pyatov, Khocholava, Cipriano, Bolbat, Marcos, Solomon, Patrick, Sudakov, Dentinho, Viunnik.
Arbitro: Slavko Vincic (Slovenia).
Ammoniti: Hakimi, Gagliardini, Brozovic (I); Vitao, Trubin (S).
PRECEDENTI E CURIOSITA’
Non è la prima volta che lo Shakhtar si ritrova obbligata a vincere. Una gara simile si è disputata a San Siro nel ritorno del terzo turno preliminare di Champions League il 24 agosto del 2005. Dopo il 2-0 in Ucraina in favore dell’Inter, il retour match si è giocato in un Meazza vuoto (a porte chiuse). Finì 1-1 con gol di Recoba ed Elano con i nerazzurri che si qualificarono per la Champions League 2005-2006
L’Inter ha giocato in quattro occasioni contro squadre ucraine a Milano, vincendo due volte contro la Dynamo Kiev nel 2003 e il Dnipro nel 2014, e pareggiando negli altri due precedenti: nella partita dell’agosto 2005 contro lo Shakhtar e contro la Dinamo Kiev nel 2009 con i gol di Stankovic e Samuel.
Al contrario, lo Shakhtar in Italia ha una percentuale di vittorie del 16%, avendo vinto solo 2 gare, con un bilancio restante di 2 pareggi e 8 sconfitte in 12 incontri. Inoltre, i Miners hanno subito 31 gol nelle gare giocate in Italia, con una media di 2,58 a partita.
Nella gara di andata terminata con un pareggio a reti inviolate, l’Inter ha colpito due volte la traversa nel corso del primo tempo, prima con Barella, con un destro dal limite, poi con Lukaku, con un sinistro su punizione sporcato dal volo eccezionale del portiere di casa. Una situazione che si è riproposta per i nerazzurri per la prima volta da quando l’Inter ha affrontato l’Ajax nel 2006.
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