Il Covid-19 ha decimato i giocatori della Casertana. Quest’oggi, tuttavia, la compagine campana è stata costretta a scendere in campo (in nove contro undici) in occasione della gara di Serie C contro la Viterbese. Alcuni dei calciatori in campo sarebbero anche febbricitanti.
Il match tra Casertana e Viterbese, valido per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, si sta svolgendo in condizioni inenarrabili. La gara avrebbe dovuto avere inizio allo Stadio Pinto alle 17.30, ma il via libera si è avuto con un’ora di ritardo a causa dell’attesa degli esiti dei test rapidi effettuati ai tesserati. Ben quindici giocatori della compagine rossoblù, infatti, sono risultati positivi al Covid-19 all’ultimo ciclo di tamponi. Sulla distinta – nonché in campo – sono comparsi per questa ragione soltanto nove uomini. Nessuno in panchina. Alcuni, in base a una nota diffusa dal club campano, sono anche febbricitanti, benché siano risultati negativi ai test rapidi effettuati dalla Asl poco prima del fischio d’inizio.
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Il botta e risposta tra Casertana e Viterbese
La Casertana ha spiegato in una nota che avrebbe voluto rinviare il match in quanto scendere in campo in queste condizioni sarebbe stato pericoloso per la salute dei giocatori, sia della propria compagine sia avversari. “Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 positivi al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza”, si legge.
La volontà del club campano era quella di rinviare la gara valida per la sedicesima giornata del campionato di Serie C. La Viterbese, tuttavia, ha annunciato che nel rispetto delle norme federali in vigore sarebbe scesa regolarmente in campo come disposto dai vertici della Lega Pro. Una decisione che non è andata giù ai padroni di casa, che sono stati dunque costretti a giocare in nove.
“Nel rispetto dell’art 48 comma 3 delle NOIF che prevede “l’obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica”, la Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a ciò va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Un segnale imbarazzante all’intera comunità. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco”, conclude la nota.
Cosa dice il regolamento?
La Lega Pro ha voluto fare chiarezza sulla assurda vicenda. Nonostante la disputa della gara rappresenti un pericolo, data la possibilità che anche i nove giocatori regolarmente in campo possano essere contagiosi, ciò sta avvenendo nel rispetto delle norme. Secondo i protocolli sanitari, infatti, per le gare di Serie C scatta il rinvio soltanto nel caso in cui in una delle due squadre vi siano meno di 13 calciatori della rosa negativi al tampone. Il conteggio, tuttavia, deve tenere conto anche dei calciatori squalificati e infortunati facenti parte della rosa della prima squadra. Il regolamento, inoltre, prevede che la società stessa possa richiedere un solo rinvio nel caso in cui abbia quattro o più giocatori positivi al Covid-19. Una deroga che, tuttavia, la Casertana ha già utilizzato in occasione della scorsa gara contro il Bisceglie.
È per questa ragione che, in base al protocollo sanitario, il club campano è dovuto regolarmente scendere in campo contro la Viterbese. Se in teoria i giocatori a disposizione poiché negativi al Covid-19 sarebbero dovuti essere 16, nei fatti, in virtù di squalifiche e infortuni, in campo ne sono potuti scendere soltanto 9. Il risultato è un match inverosimile, che potrebbe incentivare la diffusione del virus nella categoria.
“Siamo purtroppo consapevoli delle gravi difficoltà che la pandemia sta generando alle nostre società, ma come Lega abbiamo il compito di applicare le regole in maniera uniforme per tutti i nostri club anche in situazioni come questa in cui tale compito è particolarmente gravoso. Ci sono stati confronti e collaborazione continua con i club e le Autorità. La situazione che viviamo è complicata e può presentare più casistiche: la garanzia può essere solo il regolamento Uefa che viene applicato”, ha precisato la Lega Pro.