Stefano Pioli ha parlato in vista del match con la Juventus. Il tecnico dei rossoneri si è detto soddisfatto dei suoi finora e sa che con la Juve ci sarà una grande sfida. Ma non decisiva.
Pioli è arrivato a Milanello per la conferenza stampa, consapevole del momento d’oro che sta attraversando la sua squadra. Nella partita di domani non si prevedono molti cambi di formazione, ma Ibra e Tonali sicuramente non saranno presenti.
Inizia così la conferenza stampa di Pioli. Sulla gara di domani: “Mi aspetto una Juventus in crescita che senza dubbio ha dovuto cominciare un nuovo percorso. Ci sta perdere qualcosina, ma rimane una squadra molto forte, ben messa in campo, difficile da prendere in tante situazioni di gioco. Sarà una partita da affrontare molto lucidamente dal punto di vista tattico”.
Sulla squadra: “Il dato che mi piace di piu? Sono tanti che testimoniano il nostro lavoro, ma non deve farci cambiare il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo domani è la partita contro la Juventus e proveremo a vincere”.
Sul big match di domani: “Milan-Juventus rimane Milan-Juventus per la storia, per il blasone dei due club e per le tifoserie. E’ una partita importante e lo sappiamo. La nostra è una maratona, e dunque non possiamo pensare di fare solo uno scatto. Non è una partita decisiva, ma sarà una partita importante. Stiamo bene, vogliamo fare bene e vogliamo cercare di vincere”.
Sugli infortunati: “Ho rimproverato Ibra per le immagini che ha messo, perchè poi dopo mi avete tempestato di messaggi. Sta meglio, ma non sarà della partita di domani”.
Su Rafael Leao: “Sta crescendo tanto, ha le sue caratteristiche che dobbiamo cercare di valorizzarle nella maniera giusta. L’importante è vedere la volontà di crescere e di migliorare giorno dopo giorno”.
Sugli ultimi anni difficili: “Tutte le partite sono occasioni per dimostrare il nostro valore. Dobbiamo concentrarci sulla partita e alzare il nostro livello perchè sono avversari forti, di esperienza, che da anni vincono. Stiamo dimostrando di potercela giocare e dunque giocheremo per vincere”.
Sulle gerarchie del campionato: “Se è cambiato qualcosa? Per noi è cambiato, perchè abbiamo fatto 17 punti in più rispetto alla scorsa stagione. Questo ci da ulteriore fiducia, ma ripeto credo che non sia giusto alla quindicesima giornata di parlare della partita della svolta, perchè affrontiamo tutte le partite con lo stesso spirito. Di sicuro è una sfida importante”.
Sui cori dei suoi giocatori: “La mia nuova dimensione da uomo copertina? La cosa che mi gratifica è sicuramente il rinoscimento del club del mio lavoro e dei miei giocatori. Capisco cosa possono essere gli umori in questo momenti positivi o negativi in base ai risultati. Vivo tutto con molta tranquillità e con molta motivazione per fare ancora meglio. Le cose possono cambiare velocemente”.
Sulla possibilità di fare un pareggio: “Se tu approcci la partita per il pareggio è la strada che più ti porta alla sconfitta. Dobbiamo giocare il nostro calcio, con serietà, cercando di fare la nostra partita. L’approccio deve essere al meglio della nostra partita. Noi vogliamo vincere. Io sono contento a fine partita quando i ragazzi danno il massimo senza rimpianti. Quando l’abbiamo fatto abbiamo portato a casa risultati positivi”.
Sul giocare dopo l’Inter: “Non influisce perchè noi prepariamo la partita con grande concentrazione e cercando di vincere a prescindere dai risultati delle altre. La classifica adesso non è l’aspetto più importante, ma il singolo obiettivo, cioè la partita”.
Sullo scudetto: “Se la Juventus non perdesse non sarebbe tagliata fuori. E’ una squadra molto forte”.
Sulle assenze a centrocampo: “Piano B a Krunic? Sicuramente, prepariamo sempre un piano B. C’è sempre nella testa allenatore una testa successiva, cioè cambiare strategia in base all’andamento della partita”.
Sulle parole di Kjaer: “Nessuno è più forte di noi? I risultati ad oggi dicono questo. Tanti punti era difficile pensare di farli. Ciò che dice Simon è giusto, ma ciò non toglie che bisogna continuare a dimostrarlo. I nostri avversari sono fortissime e ci sono 7 squadre fortissime e se la giocheranno fino alla fine”.
Continua la conferenza ed ecco una domanda sul mercato: “La società è presente tutti i giorni e i nostri confronti sono continui. Se ci sarà la possibilità di acquistare qualche giocatore, si farà trovare pronto. Simakan vicino? Risponde la società”.
Su Conti: “Non abbiamo messo nessuno sul mercato. Conti è un buonissimo giocatore. Sono cambiate le gerarchie, ma queste possono cambiare rapidamente”.
Sullo scudetto: “Cosa manca per lo scudetto? Bisogna continuare a giocare così e continuare a migliorare certe situazione. Per giocare in un certo livello bisogna avere due caratteristiche: intensità e qualità. Se manteniamo queste due caratteristiche abbiamo buone possibilità”.
Su Krunic: “E’ la squadra che deve interpretare bene la partita e le situazioni, non solo Krunic. Rade sta per noi per merito, per qualità e per caratteristiche. Non gli dirò niente di particolare, se non di curare quelle attenzioni che domani possono fare la differenza”.
Sull’approccio di domani: “Mi aspettavo a Benevento un inizio così e così perchè la sosta c’è stata. E’ vero che avevamo bisogno di riposare e sicuramente nel tempo che la sosta ci servirà, ma questo lo puoi pagare nella prima partita. Credo che domani staremo meglio dal punto di vista mentale e fisico. Sarà una partita da leggere molto bene in tutte le sue fasi, soprattutto in fase di non possesso. L’aspetto più importante è la lucidità e le scelte da fare in campo”.
Sulla Juventus, durante la conferenza ha detto: “Quella dello scorso campionato è stata una vittoria importante, ma il passato è passato. Differenza tra quel Milan e quello di adesso? La partita della scorsa estate va presa come esempio per capire che le partite non finiscono mai. Eravamo sotto di due gol e nessuno pensava di poter ribaltare il risultato, eppure ci siamo riuscito. La squadra ha fatto tesoro di quella esperienza: ci crede e questo lo aspetto lo dobbiamo conservare”.
Sull’esperienza alla Juventus da giocare e allenatore: “Sono entrato dentro uno spogliatoio di grandi uomini come Cabrini, Scirea, Paolo Rossi ecc. Ne sono uscito sicuramente più maturo dal punto di vista professionale, soprattutto ovviamente per la mia esperienza da calciatore”.
Finisce così la conferenza stampa di Pioli.
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