MotoGP | Brivio lascia la Yamaha | L’italiano approda in Formula 1

Il team principal campione del mondo con Mir approda alla Renault. Brivio diventerà il Ceo della scuderia che riabbraccia Fernando Alonso. La scuderia giapponese annuncia: “Decisione shockante”.

Davide Brivio – meteoweek.com (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Un fulmine a ciel sereno ha riguardato in un colpo solo la MotoGP e la Formula 1. Proprio così, perchè uno dei personaggi più carismatici e vincenti delle due ruote passa al Circus delle quattro ruote. Stiamo parlando di Davide Brivio, che nella giornata dell’Epifania ha annunciato il suo addio alla Suzuki per approdare alla Renault di Formula 1. Un annuncio a dir poco sorprendente, che priva il mondo delle due ruote di uno degli uomini più preparati e vincenti. D’altro canto, però, la scuderia francese – che dall’anno prossimo si chiamerà Alpine – si accaparra un grande stratega.

Lo shock e la delusione per l’addio di Davide Brivio non poteva non essere alla base della comunicazione ufficiale del Team Suzuki. La scuderia giapponese perde uno degli uomini più importanti per la scorsa stagione. È stato infatti lui a mettere a punto la moto che ha portato Joan Mir a vincere il titolo. “Brivio è entusiasta dei traguardi raggiunti con la Suzuki – si legge nel comunicato – , ma ora desidera intraprendere nuove sfide nella sua vita professionale e personale, lontano dalla MotoGP: la Suzuki apprezza il lavoro svolto da Davide Brivio e gli ottimi traguardi raggiunti insieme e ora guarda al futuro con gli occhi puntati in alto per la stagione 2021“.

Decisamente meno morbido è stato Shinichi Sahara. Il project leader della Suzuki sta solo pensando alla sostituzione di Brivio: “La partenza di Brivio sinceramente è stata una notizia scioccante per noi. Qualcuno si sia preso una parte di me, ho sempre discusso con lui dello sviluppo delle moto, abbiamo lavorato insieme per molto tempo. Nel 2020 abbiamo ottenuto risultati fantastici nonostante le difficoltà per il Covid, nel 2021 dovremo mantenere lo slancio. Ora stiamo cercando di trovare il modo migliore per coprire la perdita di Davide. Nella maggior parte dei casi ho avuto un modo di pensare abbastanza simile a lui, quindi non è così difficile mantenere la direzione che dovremmo tenere come team“.

Il saluto di Brivio

La festa con Joan Mir – meteoweek.com (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Poi è toccato allo stesso Brivio rendere note le ragioni del suo addio al mondo delle moto. Il nuovo Ceo del team Alpine ha rilasciato le sue prime dichiarazioni dopo l’inaspettato cambio di casacca. “All’improvviso è emersa una nuova sfida professionale – svela Brivio – e un’opportunità e alla fine ho deciso di coglierla. È stata una decisione difficile. La parte più dura sarà lasciare questo favoloso gruppo di persone con cui ho iniziato questo progetto quando la Suzuki è tornata in campionato. È anche difficile dire addio a tutte le persone che sono arrivate negli anni a creare questo grande team“.

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L’ex team principal di Suzuki e Yamaha ha anche fatto capire cosa lo ha spinto a questo improvviso cambio di sport. In primis il fatto di poter vivere una nuova esperienza. Soprattutto dopo aver vinto un gran mondiale con Mir: “Mi sento triste da questo punto di vista, ma allo stesso tempo sento molta motivazione per questa nuova sfida. È stata questa la chiave quando ho dovuto decidere tra rinnovare il mio contratto con la Suzuki o iniziare un’esperienza nuova. Raggiungere un titolo MotoGP è qualcosa che rimarrà nei libri di storia della Suzuki e avrà sempre un posto speciale nei miei ricordi“.

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Alla fine delle sue dichiarazioni, trova spazio il ringraziamento nei confronti della Suzuki. Qui ha potuto rimettersi in gioco dopo gli anni al fianco di Valentino Rossi. E proprio con la sua ultima scuderia ha ottenuto la gioia del titolo iridato del 2020: “Ringrazio profondamente tutto il management Suzuki per la fiducia avuta in me fin dall’inizio, ogni singolo membro del nostro gruppo MotoGP, la rete Suzuki e tutti i piloti che hanno corso noi, soprattutto Joan Mir e Alex Rins che hanno fatto una grande stagione 2020. Vedere Joan diventare campione del mondo è stato un sogno diventato realtà per me e per tutte le persone che hanno lavorato sodo e mi hanno accompagnato in questo magnifico viaggio“.

Francesco Cammuca

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