Barcellona | Quattro candidati alla presidenza, ma c’è ipotesi rinvio elezioni

Il termine per presentare le candidature alla presidenza del Barcellona è scaduto oggi, ma ancora non è chiaro se le elezioni si svolgeranno regolarmente il 24 gennaio 2021. Gli epidemiologi, infatti, vorrebbero il rinvio per evitare occasioni che potrebbero favorire la diffusione del Coronavirus.

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Joan Laporta, candidato alla presidenza del Barcellona (Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

La chiusura alle candidature per la presidenza al Barcellona è scattata quest’oggi. Gli aspiranti alla carica che hanno ottenuto il minimo di firme utili per l’approvazione sono quattro: Joan Laporta (10.257), Víctor Font (4.710), Toni Freixa (2.821) ed Emili Rousaud (2.501). Ha mancato di pochissimo l’obiettivo, invece, Jordi Farré (2.082). Ne avrebbe dovute collezionare circa altre 200. Mancheranno all’appello anche i pre-candidati Vilajoana, Fernández Alá, Riera e Benedito, il quale non ha neanche presentato le firme.

I candidati potranno dare inizio alle proprie campagne elettorali il 15 gennaio ed esse dovranno giungere al termine il 22 gennaio. La data delle elezioni è fissata al 24 gennaio, ma gli epidemiologi spagnoli vorrebbero che esse venissero rinviate in modo da evitare la diffusione del Coronavirus in tale occasione. In tal caso, di conseguenza, anche l’inizio del mandato del presidente, previsto per il 25 gennaio, slitterebbe.

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I candidati alla presidenza del Barcellona

Il candidato favorito per la presidenza del Barcellona è senza dubbio Joan Laporta, avvocato e dirigente sportivo spagnolo che ha già guidato il club blaugrana dal 2003 al 2010. Un volto noto e apprezzato, tanto che ha collezionato ben 10.257 firme. Approssimativamente si tratta della somma delle espressioni di sostegno a favore degli altri tre. Nel 2003, quando è stato eletto per il primo mandato, ne ha avute circa la metà. Josep Maria Bartomeu nel 2014, invece, ne aveva ottenute 4.272. Nelle ultime tre elezioni, dunque, soltanto Sandro Rosell ha fatto meglio. Nel 2010, infatti, presentò 12.635 consensi. Nel 2003 fu proprio quest’ultimo ad appoggiare la candidatura vincente di Joan Laporta.

Stiamo facendo bene, ma non possiamo fidarci l’uno dell’altro. Non penso se sono un favorito o no, devo solo pensare ad essere concentrato per la presentazione del programma. Penso soltanto alla campagna elettorale, non mi interessa se dovrò lottare contro uno, due o tre rivali. Ho fiducia che si terranno le elezioni nella data prevista. Questa cattiva gestione non può più essere consentita“, ha detto Laporta dopo la presentazione delle firme.

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Il principale sfidante sembrerebbe essere Víctor Font. L’uomo d’affari ha già promesso il ritorno di campioni come Neymar Xavi ai blaugrana. Se non dovesse riuscire a mettere a segno le trattative pagherebbe l’abbonamento per un anno a tutti i soci. Gli altri due candidati che hanno superato il minimo di firme sono stati Toni Freixa e Emili Rusaud, che tuttavia sembrano meno competitivi rispetto ai primi. Molto, tuttavia, dipenderà dalla campagna elettorale che i quattro aspiranti alla carica metteranno in atto. Gli aspiranti al titolo più deboli, inoltre, non escludono di mettere in atto degli stratagemmi per conquistare la vittoria.

Non abbiamo paura. Abbiamo fatto un grande sforzo e continueremo ad impegnarci. È stata una campagna particolarmente dura sulla base di diversi fattori, soprattutto per la situazione pandemica. Abbiamo svolto un lavoro per lo più telematico. È stato qualcosa di molto complicato. Mi sembra che tutti i candidati meritino grande rispetto, perché le condizioni di preparazione alla campagna non potevano essere peggiore. Molti di coloro che non hanno raggiunto il numero minimo di firme sono ottime persone e tifosi del Barcellona. Affronteremo la necessità di mettere il nostro programma al di sopra degli altri per ridurre il deficit dei consensi attuali. Non escludo che ci sia un’alleanza“, ha detto Emili Rousaud.

L’ipotesi rinvio

La data delle elezioni non è ancora certa, in quanto la sua conferma dipenderà dall’andamento della pandemia di Coronavirus. In Catalogna, nelle ultime ore, si sono infatti registrati oltre mille nuovi contagi e 70 decessi. Gli epidemiologi, per questa ragione, vorrebbero il rinvio non soltanto per la definizione del presidente del Barcellona, bensì anche per quello del Generalitat de Catalunya. Il principale candidato Joan Laporta, tuttavia, ha espresso parere negativo in merito all’ipotesi rinvio: “Penso che siano state prese le misure necessarie per effettuare le elezioni in sicurezza. Non c’è un motivo oggettivo per rimandare la data. Sarebbe molto strano se le elezioni venissero sospese“, ha detto.

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