Federico Marchetti ha dovuto dire addio alla sua Ferrari. Il portiere del Genoa aveva portato a lavare l’auto da 300 mila euro, ma quando l’addetto all’autolavaggio si è messo alla guida per riconsegnargliela qualcosa è andato storto. L’uomo ha infatti avuto un incidente e la Rossa è andata completamente distrutta.
Federico Marchetti non avrebbe mai potuto pensare di dovere dire addio alla sua Ferrari 812 Superfast. Un modello col V12 da 800 cv che brucia lo 0-100 km/ in appena 2,9 secondi. Questa mattina l’estremo difensore del Genoa, approfittando della giornata soleggiata, ha lasciato il bolide nell’autolavaggio di fiducia, in via Merano, raccomandando agli addetti di riconsegnargliela presso il centro sportivo Gianluca Signorini a lavoro terminato. Mentre si allenava, tuttavia, ha ricevuto la spiacevole notizia. L’auto, infatti, è stata protagonista di un terribile incidente. Della Rossa da 300 mila euro non rimangono altro che dei rottami.
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L’addetto all’autolavaggio che avrebbe dovuto riportare la Ferrari al legittimo proprietario, colpevole di avere spinto eccessivamente l’acceleratore, si è schiantato contro il guard rail situato nel lato opposto a via Pacoret de Saint Bon, vicino all’aeroporto di Genova. La supercar, a causa dell’impatto ad alta velocità, ha iniziato a ruotare su se stessa, impattando anche con almeno cinque vetture parcheggiate nella strada e terminando la sua corsa sulle recinzioni di via Aurelia. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli agenti della Municipale per effettuare i rilievi necessari a chiarire nei dettagli la dinamica dell’incidente. Il conducente fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze, ad eccezione del grande spavento. Ad avere la peggio è senza dubbio stata l’auto di Federico Marchetti, ormai soltanto un ricordo.
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Non è certamente il primo caso in cui le auto di lusso dei calciatori vengono danneggiate irreparabilmente. Mario Balotelli lo ha fatto più di una volta, ma anche Stephan El Shaarawy e Martin Caceres tra gli altri. In genere, ad ogni modo, sono i diretti interessati a causare gli incidenti. In questa occasione non è stato così. La speranza è che Federico Marchetti possa presto mettere da parte i rancori nei confronti del colpevole, che adesso tuttavia dovrà rispondere anche dei danni causati alle altre vetture.