Le rivelazioni shock dell’ex calciatore granata Anthony Dorigo a The Guardian a proposito di una presunta gara truccata del campionato 1997/98 trovano immediata risposta nell’ambiente granata
Le parole dell’inglese Anthony Dorigo, ex calciatore del Toro classe 1965, non potevano non richiamare attenzioni e reazioni. Secondo Dorigo, intervistato giorni fa dal tabloid The Guardian, nel 1997/98 una partita dei granata in serie B sarebbe stata truccata con condizioni decise dalla proprietà, gol sbagliati apposta e giocatori fermi in campo.
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Stando alle parole di Dorigo, la partita a cui potrebbe riferirsi sembra Treviso-Torino 0-0 del 26 aprile 1998 (un giorno memorabile per il calcio italiano, ricordate Juve-Inter 1-0, il rigore negato a Ronaldo per fallo di Iuliano e l’invasione di Simoni?). Proprio in quel match l’inglese Dorigo uscì all’intervallo. Parole gravi, pronunciate 24 anni dopo, che in ogni caso porterebbero ad un eventuale illecito sportivo prescritto. Ma sono parole che fanno male, quelle di Dorigo, a tutto l’ambiente granata. In quel Toro giocavano Cravero, Ferrante, Asta, Comotto, Tiribocchi, Ficcadenti e proprio il bomber Marco Ferrante ha voluto rispondere a Dorigo.
Ferrante: “Respingo le illazioni di Dorigo”. Bonomi: “E’ follia”
Così Marco Ferrante, autore di 19 reti nel 1997/98, ai microfoni di Toronews: “Per l’amor di Dio, sono cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Non mi sono mai successi episodi simili in carriera e se mai ne avessi avuto il sospetto, avrei mandato a fan.. chiunque fosse coinvolto. Io vivevo per il gol e segnarne uno in più o uno in meno per me faceva la differenza. Respingo queste illazioni anche a nome dei miei compagni di allora, tutta gente onesta e con il sangue agli occhi sportivamente parlando. In quello spogliatoio alla prima ipotesi di combine sarebbero saltati i denti a qualcuno, statene certi”.
“Ma davvero ha detto ciò? – commenta invece Mauro Bonomi, roccioso difensore granata dal 1997 al 2001. Tutto questo è follia. È strano perché ricordo Dorigo come un ragazzo educato e a posto, non mi spiego dunque queste affermazioni. Parole davvero allucinanti, mai la società venne nello spogliatoio a imporci una cosa simile nè tantomeno noi giocatori abbiamo acconsentito. In quel campionato cercavamo la promozione a tutti i costi come spettava al Torino e ogni punto valeva oro. Impossibile pensare di regalare sconfitte o pareggi. E poi, Dorigo dice che in una certa partita uscì all’intervallo per non essere complice: che senso ha? Allora uno si rifiuterebbe proprio di scendere in campo”.