Il tecnico del Parma si aspetta di chiudere bene il girone di andata. D’Aversa sa che il Parma riceverà una Sampdoria forte, ma al tempo stesso si aspetta il massimo dai suoi giocatori.
Il girone di andata del Parma si concluderà tra le mura amiche del “Tardini”. Al cospetto della formazione ducale ci sarà la Sampdoria, squadra che sta conducendo un buon campionato sotto la guida di Claudio Ranieri. Per la compagine allenata da Roberto D’Aversa, alla terza partita dopo il suo ritorno al posto di Fabio Liverani, è necessario ottenere il massimo risultato per svoltare al meglio verso il finale di stagione. E mentre il mercato procede a gonfie vele per gli emiliani, il Parma deve concentrarsi sul campo negli ultimi 90 minuti prima del girone di ritorno.
Andiamo a leggere le dichiarazioni rilasciate in confernza stampa da Roberto D’Aversa, riportate dall’ufficio stampa del Parma.
Gli obiettivi da raggiungere – “Sinceramente, da quando sono arrivato, ho ragionato solamente sul fatto di lavorare senza riflettere a come potesse essere la situazione prima. Quando sono stato chiamato in causa, ma questo è successo anche quattro anni fa e anche dopo la gara di Empoli in Serie B, l’unica cosa che ho fatto è stata valutare la situazione del momento e, in base a quella, lavorare e preparare le partite in base al valore dell’avversario, alle caratteristiche dei propri calciatori, considerando tutti i fattori dagli infortuni alle assenze e quant’altro. Ci siamo concentrati sul lavoro”.
La situazione dell’infermeria – “Se avessi le risposte giuste alla domanda infortuni, avrei già trovato la soluzione. La situazione infortunati, in questo momento, non c’è solo a Parma. E’ un po’ una conseguenza del lockdown dell’anno scorso dove i calciatori sono stati rinchiusi in casa per tre mesi senza poter correre, camminare, fare una passeggiata: sapevamo che ci sarebbero state queste problematiche. Quando ci sono degli infortuni, ognuno deve ragionare sul proprio operato. Noi ragioniamo sulla prevenzione come abbiamo sempre fatto, sull’alimentazione che curiamo da quando sono arrivato, sui campi con i giardinieri che danno la disponibilità e lavorano 24 ore su 24. Noi cerchiamo di lavorare e dare il massimo per far sì che questi infortuni non ci siano o siano di entità minore. Io posso ragionare da due settimane a questa parte. La situazione degli infortuni è anomala un po’ dappertutto”.
Il confronto con Liverani – “Sapete benissimo che non mi piace tornare indietro e ho il massimo rispetto per Liverani e il suo staff di lavoro. Ognuno di noi deve ragionare sul proprio campo. Un aspetto che va migliorato, ma lo dico per la Società, quando magari si prendono dei calciatori bisogna conoscere la storia del calciatore stesso. Se si acquista un giocatore che gioca 30 e più partite all’anno è probabile che possa giocare più gare. Chiaramente non è un dare la responsabilità alla Società, sto analizzando solamente un aspetto che si può migliorare. Io, come allenatore e responsabile di questa squadra e del mio staff, devo ragionare su ciò che riguarda noi”.
La sfida contro la Sampdoria – “Domani avremo di fronte una squadra ben allenata da un grandissimo allenatore, non devo presentare io lo spessore e la storia della carriera di Mister Ranieri. E’ una squadra che gioca con il 4-4-2 principalmente ma ha dimostrato anche, in caso di risultato negativo, di poter giocare a specchio con l’avversario e lo sappiamo per esperienza diretta visto quanto successo lo scorso anno. Sarà una gara difficile contro una squadra ben attrezzata, che ha alternato il pressione alta ad un pressione meno alta vista contro le grandi squadre. Contro di noi, molto probabilmente, faranno una partita aggressiva, ci verranno forti addosso, e dunque oltre ad essere bravi a sapere cosa fare tatticamente, nelle giocate e tecnicamente. Dovremo essere pronti anche al duello fisico perché sarà una partita molto importante da quel punto di vista. Per venir fuori con un risultato positivo dobbiamo essere più bravi soprattutto sotto quest’aspetto“.
L’amarezza dopo la coppa – “Dobbiamo considerare anche il secondo gol subito contro la Lazio in Coppa Italia come un motivo per cercare di migliorare. E’ un aspetto che va migliorato. Il fatto di non aver portato a casa un risultato pieno contro il Sassuolo e il pareggio in Coppa Italia che ci avrebbe permesso di giocare i tempi supplementari ci deve servire affinché questo non riaccada per il prosieguo del campionato perché è fondamentale per il raggiungimento del nostro obiettivo”.
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Gli applausi al suo Parma – “In questi giorni ho letto tanti complimenti ma a me i complimenti non piacciono, a me piace fare risultati. I ragazzi è bene che sappiano che ci sono tanti aspetti positivi, coloro che hanno giocato meno hanno dimostrato il loro valore contro una squadra forte come la Lazio, ma detto questo però c’è l’altro aspetto da migliorare visto che siamo qui a recriminare per aver portato a casa un solo punto in tre partite. Non è una questione di giovani o vecchi ma di malizia, di furbizia, di determinazione nel portare a casa un risultato perché questo è un campionato difficile e questa conoscenza del campionato deve avvenire il più velocemente possibile: alla lunga i punti vengono a pesare e poi non c’è più tempo per recuperare”.
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Come sta Conti? – “Fisicamente ho visto un solo allenamento per poter giudicare ma la cosa fondamentale e importante è la motivazione con cui è venuto qui a sposare la causa. Questo è importantissimo. Siamo in un momento delicato, siamo penultimi in classifica, con l’autostima che – pur se migliorata in queste tre partite visto che la prestazione c’è stata – deve ancora aumentare perché la miglior medicina per farlo è la vittoria. Quello che mi interessa è che quando un calciatore viene qui, come Andrea che arriva in una squadra penultima in classifica da una grande squadra come il Milan, arrivi motivato. Andrea si è presentato con entusiasmo, motivato e questo è un grande punto di partenza”.
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