La vittoria del Genoa di oggi contro il Cagliari porta la firma di Mattia Destro, ma tra i protagonisti assoluti c’è stato il portiere Mattia Perin.
Il numero uno nel primo tempo ha sventato con due interventi straordinari i tentativi di Joao Pedro e Simeone, parate che hanno permesso al Grifone di restare in vantaggio in una fase della gara di grande sofferenza. Soprattutto sull’ex compagno Perin è riuscito in un miracolo: “tutto merito dell’istinto, e di Radovanovic che mi ha aiutato a leggere la situazione. Simeone poteva calciare solo lì ed io ho alzato il braccio subito dopo essere andato a terra”. Un riflesso straordinario che ha permesso al Genoa di mantenere la porta inviolata per la terza volta di fila in Serie A.
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Genoa, le parole di Perin dopo l’1-0 al Cagliari
Merito del portiere, di un ritrovata compattezza e ovviamente di Davide Ballardini che ha fatto cambiare marcia al Grifone. “Lo conoscevo e sapevo cosa potesse portare a questo gruppo – spiega Perin a Sky Sport – noi siamo stati bravi a metterci subito a sua disposizione. Chi lavoro sodo in questo sport raccoglie poi i risultati, e quindi posso dire che stiamo lavorando bene”. E che risultati, undici punti da fine dicembre a oggi, che hanno permesso al Grifone di allontanarsi di quattro punti dalla zona retrocessione.
Impensabile durante la gestione Maran, su cui Perin torna al termine dell’intervista: “probabilmente all’inizio ci mancava un po’ di voglia di rimanere attaccati ai risultati in ogni occasione e in ogni modo. Ci è mancato questo e il mister ne ha pagato le conseguenze”. Questo è il passato, il presente si chiama Davide Ballardini e il mondo del Genoa in un mese è stato rivoluzionato.