Prima di ritorno per Inter e Benevento, in campo sabato 30 gennaio alle 20.45 a San Siro. Profumo di derby per Pippo Inzaghi: il tecnico giallorosso ha presentato stasera la partita. “Missione impossibile? Anche contro la Juve lo era…”.
Il tecnico del Benevento Pippo Inzaghi ha presentato questa sera la prossima sfida in programma sabato sera a San Siro contro l’Inter.
Dopo il giro di boa e una prima parte di campionato superiore alle attese, il cammino dei sanniti ricomincia da una delle formazioni più in forma del campionato: l’Inter.
Ecco le dichiarazioni di Inzaghi a 48 ore dal match.
L’avversario è tra i più difficili in assoluto. Ma esistono i margini per il Benevento di ottenere un risultato positivo.
“I nerazzurri hanno una rosa da Champions League e sono i favoriti per lo scudetto. Siamo consapevoli che servirà una partita perfetta: non dovremo snaturarci bensì rispondere colpo su colpo. Siamo convinti di poter ben figurare anche a San Siro, ma è chiaro che Lukaku è un attaccante che fa la differenza. Insieme a Ibra è il più forte in assoluto e sposta gli equilibri”, ha detto l’allenatore giallorosso.
“Se andiamo lì esclusivamente per difenderci rischiamo di tornare a casa molto delusi – ha aggiunto l’allenatore del Benevento – Siamo assolutamente consapevoli della forza dell’avversario, ma la storia di questo campionato insegna che si possono mettere in difficoltà formazioni teoricamente inavvicinabili. Certo, se pensiamo a Barella, Brozovic, Hakimi e tanti altri ci rendiamo conto che sembra una missione impossibile… Ma anche con la Juve lo era. Ho detto ai miei ragazzi di godersi un grande stadio e una serata che si prepara da sola”.
Sentirà profumo di derby Superpippo in virtù dei suoi lunghi trascorsi in maglia rossonera. Ma l’ex attaccante della Nazionale ha giocato anche insieme a Conte con la maglia della Juventus.
“Antonio è un grande allenatore, con lui ho un ottimo rapporto ed è stato mio compagno di stanza. Lui e mio fratello sono fonte di ispirazione per chi fa il mio lavoro, è un vincente e ha meritato tutto quello che ha costruito nella sua carriera. Sarà un peccato non vederlo in panchina”.
Pippo Inzaghi tornerà alla Scala del Calcio dove ha vissuto tantissime emozioni.
“E’ uno stadio che mi ha regalato notti magiche e sensazioni uniche, purtroppo tutto perde sapore quando gli spalti sono vuoti. Il mio ricordo, però, è sempre indelebile e ringrazierò a vita i tifosi che mi hanno fatto sentire speciale”.
A rinforzare la rosa del Benevento, in settimana, è arrivato il difensore Fabio De Paoli, 23 anni, in prestito dalla Sampdoria.
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“Depaoli è un ottimo giocatore, un giovane di cui avevamo bisogno in attesa che rientri Letizia. Può fare il quinto in un centrocampo a cinque, il terzino ma anche la mezzala. La sua duttilità è un’arma fondamentale, sono convinto che ci sarà un grosso aiuto”, ha dichiarato il tecnico sannita.
Quasi certo il forfait di Iago Falque, all’orizzonte la staffetta Viola-Schiattarella.
“Viola ha fatto vedere di stare benissimo già contro il Torino, gli ho chiesto uno sforzo disumano ed è uscito dal campo visibilmente stanco. Si è allenato molto bene, potrei tranquillamente dargli ulteriore minutaggio anche sabato sera. Potrebbe fare staffetta con Schiattarella, guarito dal coronavirus ma non ancora al top. Sono tranquillo, chiunque andrà in campo darà un valido aiuto. Iago Falque non è pronto, invece Insigne sta meglio”.
La quota salvezza si è alzata? Il tecnico del Benevento preferisce non fare calcoli e raggiungere l’obiettivo il prima possibile.
“Non lo so, penso che il nostro obiettivo è arrivare quanto prima a 40 punti e siamo ancora lontanissimi. Abbiamo 8 punti di vantaggio, ma chi è sotto di noi è intervenuto sul mercato e altre hanno una rosa di altissimo livello. Io guardo in casa mia, consapevole che il girone di ritorno è un altro torneo. Ringrazio anche la società che non si è fatta cogliere impreparata. Se recupereremo qualche lungodegente potremo farcela, abbiamo tutte le carte in regola per essere protagonisti”.
“Chi ci fa i complimenti oggi però sarà pronto a criticarci se ne perderemo due di fila. So bene quali difficoltà ci aspetteranno, ma i pronostici ci davano già retrocessi in partenza e ora veniamo considerati una rivelazione. Non siamo ancora salvi, su questo non c’è dubbio, servirà sostegno anche quando non arriveranno risultati e prestazioni”, ha concluso Inzaghi.
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