Troppi testa a testa in campo: è ora di finirla. Se il duello Ibrahimovic-Lukaku non ha visto vinti, nè vincitori, Belotti ieri sera in Toro-Fiorentina ha decisamente esagerato, cadendo e chiedendo il ghiaccio, dopo essere stato sfiorato da Milenkovic: sbaglia anche l’arbitro
C’è un grande prato verde dove nascono speranze, come disse Gianni Morandi, ma ultimamente sul rettangolo dei sogni di serie A nascono soprattutto nuove tensioni. Questo 2021 è partito così, con qualche scena di troppo che non avremmo mai voluto vedere. Era passata neanche una settimana dal duello Ibrahimovic-Lukaku in Coppa Italia, che pur nella sua rappresentazione di eccessivo agonismo ed aggressività aveva visto i due “re” di Milano tener botta uno davanti all’altro senza crollare. Belotti, ieri sera in Toro-Fiorentina, ci ha aggiunto invece la simulazione. Appena sfiorato da Milenkovic, in un testa a testa che ha ricordato proprio lo scontro tra Ibra e Lukaku, Belotti è caduto per terra chiedendo poi addirittura il ghiaccio. Quel tocco non era assolutamente così forte da giustificare il crollo sul rettangolo verde come se Belotti fosse stato spintonato o addirittura travolto.
Risultato? Milenkovic espulso per fallo di reazione dall’arbitro Di Bello (che ha sbagliato molto, negando anche un rigore al Toro sullo 0-0) e Belotti ammonito per atteggiamento provocatorio. Il direttore di gara di Toro-Fiorentina ha usato completamente un altro metro di giudizio rispetto a Valeri in Inter-Milan di Coppa Italia. Quest’ultimo aveva sanzionato col giallo il comportamento sia del belga sia dello svedese, nonostante insulti, urla, minacce e soprattutto un testa a testa molto acceso. Ieri, intanto, è arrivato il verdetto: una giornata di squalifica per Ibra e Lukaku.
A nostro avviso Di Bello nel match tra granata e viola di ieri sera ha preso invece un vero abbaglio. Oltretutto ha anche provocato un danno per la Fiorentina che contro l’Inter non potrà schierare Milenkovic. L’errore è doppio perchè lo stesso Di Bello, prima dell’episodio Belotti-Milenkovic, aveva nuovamente utilizzato un parametro diverso da Giacomelli, che a sua volta aveva diretto Benevento-Torino una settimana fa: ieri sera l’arbitro ha lasciato correre dopo l’uscita fallosa di Dragowski su Lukic (braccio e gamba colpiscono il granata), mentre Giacomelli aveva punito col penalty – senza utilizzare nemmeno il Var – l’uscita travolgente di Sirigu su Lapadula. Stessa scena, stessa dinamica: rigore al Benevento, niente rigore al Torino. Ecco perchè Di Bello nella nostra cronaca si è preso un bel 4,5…
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