C’è una velata delusione da parte del tecnico dell’Atalanta Gasperini, che porta a casa la sconfitta in Serie A contro la Lazio con un 1-3. L’allenatore nerazzurro cerca di ricostruire le motivazioni che hanno reso la squadra quasi inoffensiva in campo.
La partita di Serie A fra Atalanta e Lazio ha visto la squadra di Gasperini totalmente irriconoscibile rispetto alla formazione che solo 4 giorni prima è riuscita a strappare la vittoria in Coppa Italia eliminando i biancocelesti. Josip Ilicic non è mai veramente entrato in partita, e l’unico tiro pericoloso in porta è stata la conclusione di Joakim Maehle nel secondo tempo, intuita subito dal portiere avversario Reina.
Gasperini spiega a BergamoTv: “Oggi abbiamo dovuto cambiare il nostro assetto di gioco. Questo ci ha dato meno profondità, ma allo stesso tempo anche più fluidità. Questo perchè, soprattutto nei cambi, ho tenuto presente anche l’impegno in semi-finale di Coppa Italia del 3 febbraio con il Napoli”.
Il tecnico nerazzurro ammette che forse è proprio questo il problema che ha causato la sconfitta in Serie A con la Lazio. Ecco l’ammissione di Gasperini: “Forse l’eccessiva rotazione del secondo tempo ha portato un po’ di confusione in campo”. Per la prima volta si è vista un’Atalanta giocare con il modulo ultraoffensivo 4-2-3-1 e tutti gli attaccanti cambiati in corso di gara.
L’allenatore della Dea conferma che, anche dopo un brutto risultato, la squadra deve continuare a lottare per andare fino in fondo sia in Coppa Italia che in Serie A ed in Champions League. Gasperini spiega: “Fatta eccezione per le squadre davanti, che viaggiano molto forti, noi e la Lazio possiamo comunque lottare per un buon posizionamento“.
Poi continua: “Siamo due squadre che da anni viaggiano filo a filo, vincendo le sfide anche con parecchi gol. La volta scorsa (mercoledì 27 gennario, ndr) abbiamo vinto noi e ci siamo qualificati in Coppa Italia, mentre questa volta hanno creato di più loro e hanno vinto loro“. Questo significa anche che la squadra di Inzaghi sorpassa l’Atalanta in Serie A, collocandosi ai limiti della “zona Europa”.
Gasperini chiarisce anche le motivazioni che lo hanno portato a lasciare fuori Pessina, considerato uno dei possibili eredi di Papu Gomez e grande assente della partita. Il tecnico rivela: “Anche questa è stata solo una scelta tattica in funzione del calendario. Ho preferito far rientrare in quest’occazione Caldara e soprattutto Pasalic“.
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