L.R. Vicenza, Di Carlo: “Dedico la vittoria alla mia famiglia”

Duecento vittorie da professionista: Mimmo Di Carlo festeggia sbancando il Teghil di Lignano e dedicandole alla sua famiglia. Ecco le sue parole nel dopogara.

Mimmo Di Carlo dedica la duecentesima vittoria da professionista alla famiglia (by Getty Images)

Mister, una grande impresa... “E’ stata una partita alto profilo, approcciata molto bene da noi. Ho visto la giusta mentalità. Stavamo gestendo la partita, quando abbiamo preso il gol del pareggio. Ci siamo scossi ed abbiamo reagito alla grande. Sono contento per il capitano Stefano Giacomelli che con questo gol si è finalmente sbloccato e ci ha portato tre punti fondamentali per il nostro percorso.
Serviva una vittoria di squadra, è soddisfatto? “Abbiamo fatto una gara attenta, abbiamo avuto le nostre occasioni per raddoppiare e sono contento anche per Longo che ha fatto un bellissimo gol. La squadra sta crescendo, sappiamo che in questo girone di ritorno dobbiamo farne di più rispetto all’andata e siamo in linea con quanto detto. Torniamo a casa con 3 punti importanti”.

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Sei difensori in campo alla fine, quanto è contato l’atteggiamento? Ho preferito avanzare Daniel Cappelletti perché loro nelle punizioni erano molto pericolosi e non volevo perdere centimetri in altezza, anche perché in panchina c’era solo Agazzi come centrocampista. Ho visto sacrificio in tutti, titolari e non. Questo è un Vicenza che deve lottare sempre e penso che tutti i tifosi saranno contenti, nella consapevolezza che sarà comunque dura fino alla fine.

Come giudica la prestazione di Longo? “Se sta bene fisicamente ci può dare una grandissima mano e l’ha dimostrato anche oggi con Meggiorini. Spero che per lui e Jallow sia un girone nel quale si potranno togliere un po’ di negatività. Sono arrivati da noi senza preparazione e per questo ci è voluto un po’ di tempo, oggi Longo sta bene anche a livello mentale, non si deve fermare e continuare a lavorare. Questo è un gruppo che ha personalità e determinazione, ma soprattutto ci mette cuore, come oggi.

La scelta di inserire Valentini? “Il Pordenone giocava palla lunga, dovevo rinforzare la difesa. Non abbiamo concesso molto, anche se nell’azione del loro gol eravamo troppo bassi. Oggi ci abbiamo creduto più di loro e siamo stati premiati dagli episodi.

A chi dedica la duecentesima vittoria da tecnico tra i professionisti? “A mia moglie e alle mie figlie e a tutti quelli che mi hanno dato la possibilità di raggiungere questa duecentesima vittoria. L’obiettivo non è fermarsi qui, ma farne il più possibile. L’esperienza mi insegna che occorre sempre resettare e ripartire da zero dopo una vittoria, ma è più facile quando senti che il gruppo ha il tuo stesso DNA”

Marco Bosco

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