Debutto in MotoGP per Enea Bastianini e Luca Marini. Il campione del mondo di Moto2 ha ottime sensazioni, il suo compagno di box parla delle aspettative.
Enea Bastianini e Luca Marini rappresentano il nuovo che avanza in MotoGP per l’Italia. I due piloti azzurri saranno protagonisti nella prossima stagione nella classe regina, entrambi sulla stessa moto. È infatti caduta su di loro la scelta per la coppia che salirà in sella alla Ducati del team Esponsorama, al debutto assoluto nella competizione. Bastianini e Marini sono stati protagonisti di una giornata in cui è stata svelata la moto che prenderà parte al campionato. Naturalmente entrambi hanno espresso grande soddisfazione per questa chiamata.
Partiamo da Enea Bastianini, che approda in MotoGP da campione del mondo nella classe Moto2. L’italiano, intervistato dai colleghi di Motorsport.com, è consapevole che ci vorrà un grande lavoro per iniziare bene questra avventura: “Le prime impressioni sulla moto sono senza ombra di dubbio positive, se sali su in realtà non è così come sembra. Poi il nostro rapporto è buono, siamo stati rivali quest’anno per il titolo, però ci rispettiamo. Ho avuto modo di conoscere il mio capo tecnico, ci siamo già incontrati tre o quattro volte anche prima del nuovo lockdown abbiamo fatto una riunione per buttare giù un programma. L’impressione è stata positiva, buona, nel senso che è un ragazzo giovane, ma si vede che ha già molta esperienza su quella moto e potrà insegnarmi molto“.
Bastianini è consapevole che non sarà facile fare il salto di categoria in MotoGP. Soprattutto in sella a una moto che non si propone come una delle migliori in griglia: “Le aspettative non sono alte già dai test, la moto è nuova, dovrò cercare di capire come andare a lavorare, ma soprattutto inizialmente adattarmi al metodo di lavoro nuovo. Ci sarà molta più elettronica e molte più cose da sistemare, imparare a conoscere le gomme. Credo che ci vorrà del tempo, però sono carico, non vedo l’ora di iniziare. Purtroppo non abbiamo ancora potuto fare i test, ma faremo tutto concentrato in Qatar“.
Enea non avverte la pressione derivante dalla vittoria del titolo in Moto2: “In realtà no, perché ogni pilota è a sé. Magari ci metterò più tempo ad adattarmi o magari meno, quindi non mi mette pressione, anzi. Io ho voglia di guidare, di divertirmi e poi speriamo che arrivino i risultati, ma se non arrivano il primo anno mi concentrerò per capire cosa fare per il secondo”. E poi ci sono diverse rivalità che si riaccenderanno tra qualche settimana: “Io penso che in teoria non c’è Marquez e in pratica vedremo. Però magari ci sono tanti piloti con cui ci siamo già scontrati in passato, vedi Mir, Pecco, Miller, Rins, Alex Marquez“.
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Anche Luca Marini, come scritto pocanzi, sarà al debutto assoluto nella classe regina. E le sue prime sensazioni in sella alla Ducati Esponsorama sono a dir poco fantastiche: “Ero salito sulla moto di Petrucci e su quella di Dovizioso, ma avevano una posizione che non mi piaceva e infatti non mi ero trovato molto bene. Adesso salendo sulla mia mi sono già trovato molto meglio. Abbiamo già fatto qualche miglioria di ergonomia, ma ci dobbiamo lavorare ancora in vista del Qatar. Siamo un bel team e poi mi trovo bene anche con tutti quelli della Ducati, quindi non vedo l’ora di iniziare”.
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Anche Luca è consapevole delle difficoltà che verranno incontrate, così come per Bastianini, almeno nelle prime gare. Ma c’è anche una grande voglia di dimostrare il proprio valore, seppur in sella a moto inferiori: “Non c’è nessuna aspettativa, perché dobbiamo solamente imparare a conoscere questa moto, le gomme, l’elettronica. Ci sono tantissime cose che cambiano ed un metodo di lavoro diverso rispetto a quello della Moto2. Dobbiamo iniziare questo nuovo percorso con calma, ma con molta voglia di farlo nel miglior modo possibile e più velocemente possibile“.
E poi c’è il duello con Valentino Rossi, che avrà finalmente luogo sulle piste della MotoGP dopo le tante sfide nel ranch di Tavullia. Naturalmente Marini non teme eventuali ripercussioni, nel caso in cui fosse più veloce del suo ‘mentore’: “Abitiamo in due case diverse, quindi non c’è problema, ma non credo che ci saranno rappresaglie. Intanto se arrivo davanti a Vale, vuol dire che sto andando forte, ma non sarà facile, perché lui fa paura“.
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