Antonio Conte aveva chiesto un Inter vicina alla perfezione per ribaltare l’1-2 della Juve in semifinale di andata di Coppa Italia: 0-0 al ritorno, niente finale
Pochi tiri in porta, Lukaku e Lautaro soffocati dalla difesa juventina, 0-0 il finale a Torino: Antonio Conte non se l’aspettava così, questa semifinale di ritorno di Coppa Italia. E’ la Juve, che invece ha impegnato seriamente Handanovic in diverse occasioni, a guadagnare meritatamente la finale: la squadra di Pirlo sfiderà una tra Atalanta e Napoli il prossimo 19 maggio a San Siro. Conte ha recriminato un rigore al 10′, ma non c’è fallo di Kulusevski ai danni di Lautaro, che scalcia il piede dello svedese alzando poi l’erba dell’Allianz. Lo stesso Conte perde la sfida tattica con il collega Pirlo: dopo una buona pressione nella prima mezzora il centrocampo non riesce mai ad effettuare il cambio di ritmo. Le palle-gol quindi non si contano, anche perchè in attacco non c’erano ricambi (Sanchez out) e non era neanche disponibile a causa della squalifica la carta-Vidal.
Ecco Antonio Conte ai microfoni Rai al termine di Juve-Inter: “Avremmo dovuto concretizzare delle situazioni che avevamo creato all’inizio. E’ un peccato. Nei 180 minuti si sono viste due squadre combattere fino alla fine. Noi paghiamo dazio per i regali concessi all’andata. Abbiamo cercato di fare gol fino al 90′, sapendo che la Juve magari sarebbe andata in difficoltà. Oggi c’era voglia e determinazione, ma non siamo riusciti a ribaltare il ko dell’andata. Si sbaglia, si impara per poi ripartire e riprovare. Un mio gestaccio ad Agnelli al 45′? La Juve dovrebbe dire la verità e qualcuno dovrebbe essere più educato. A proposito di questa domanda non c’è niente da dire se non che servirebbe più sportività e rispetto per chi lavora. Lukaku nervoso e poco pericoloso? Per lui era una partita difficile, giocavamo contro ottimi difensori. Lukaku nelle ultime partite non è sembrato al 100 per cento, ma ha dato il massimo come tutti. Ci sono dei momenti in cui si è più in forma e altri in cui si è più opachi. Eriksen? Ha fatto la sua parte. Volevo avere due playmaker come lui e Brozovic, abbiamo fatto la partita e quindi sono contento di cosa ha dato”.
Inter fuori da Coppa Italia e coppe europee. Conte sul campionato: “Scudetto primo obiettivo? Guardiamo in alto, questo è il nostro pensiero. In Coppa Italia usciamo in semifinale. Dobbiamo lavorare per arrivare dove vorremmo essere. L’importante è che l’Inter abbia riacquistato credibilità e che sia tornata a fare paura a tutti, anche alla Juve. Sensi? Deve tornare a dare al 100 per cento la sua affidabilità. Ha vissuto una stagione storta con tanti infortuni, deve riprendere il campo e lavorare a livello psicologico.
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