Tempo di presentazioni a Frosinone dopo gli acquisti effettuati negli ultimissimi istanti del mercato di gennaio. Alla corte di Nesta è arrivato anche il portiere Thomas Vettorel che ha parlato alla stampa.
Si aspettava di finire al Frosinone? Cosa l’ha indirizzato in questa scelta?
“E’ stata una possibilità venuta fuori negli ultimi giorni di mercato, ci siamo trovati con il Direttore Angelozzi e con i miei agenti ed abbiamo trovato immediatamente l’intesa. Non era una cosa di cui ero a conoscenza sin dall’inizio della trattativa. Sono molto contento di questa grande possibilità, spero di fare il mio meglio”.
Che clima è che gruppo ha trovato a Frosinone?
“Ho trovato un gruppo fantastico, molto umile. Mi hanno accolto benissimo e mi sto ambientando davvero con estrema facilità. Questo, lo ripeto, è un gruppo di grande qualità, se riacquista quella fiducia che aveva ad inizio stagione sono convinto che potrà fare grandi cose. Sono certo che col passare del tempo sarà così”.
Si aspettava questo salto in Serie B e soprattutto si sente pronto?
“Non me lo aspettavo subito, lo confesso. Ho fatto metà campionato al Piacenza, prima di fare il salto di categoria mi sarei aspettato di fare l’altra metà della stagione in Lega Pro nella mia ex squadra. E’ arrivata questa occasione e non me la sono lasciata scappare. Sono qui per imparare, davanti a me ho gente che si conosce benissimo come Bardi e Iacobucci. Io debbo solo rubare da loro tutti i segreti possibili e farmi trovare pronto se dovesse presentarsi l’occasione”.
Puoi raccontarci i tuoi primi approcci col calcio e con il ruolo di portiere?
“Ho iniziato a 5-6 anni, un po’ come tutti quelli che si avvicinano allo sport ed al calcio in particolare. All’inizio ero meno portato per giocare tra i pali, infatti nasco centrocampista. Poi debbo dire grazie a mio nonno, lui mi ha fatto giocare in porta per la prima volta e lui mi ha indirizzato e consigliato nel mio percorso calcistico. Abitavo in un paese di montagna, a casa avevamo un giardino e lui ebbe quella intuizione. E’ così che divento portiere”.
Ci descrivi le tue caratteristiche: quali sono i tuoi punti di forza tra i pali e quali gli aspetti che secondo te devi maggiormente migliorare?
“C’è sempre da migliorare, e questo non lo dico come frase fatta. Comunque so giocare bene con i piedi, a Piacenza lo stile di gioco della nostra squadra lo richiedeva. Poi essendo abbastanza alto e strutturato mi piace andare in uscita, in presa alta. Sono queste le qualità più interessanti”.
Quali sono gli obiettivi personali e di squadra e cosa ti senti di dire ai tifosi del Frosinone?
“Il mio obiettivo personale in questi mesi è di allenarmi al massimo, facendo vedere al tecnico e al direttore che in questa squadra posso starci perché voglio dimostrare di che pasta sono fatto. Quanto all’obiettivo di squadra è quello di proseguire come la prima parte di campionato, centrare i playoff, giocarcela fino alla fine magari con un pizzico di fortuna in più rispetto alla scorsa stagione. Quanto ai nostri tifosi, li saluto e spero di ritrovarci tutti allo stadio, quella giallazzurra è una tifoseria che merita”.
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