Gara fondamentale domani per la rincorsa alla salvezza dei granata: Toro-Genoa, sabato alle 15, è il ritorno al passato per mister Davide Nicola, oggi in conferenza stampa
Toro mai vittorioso in casa in questa stagione 2020/21 sofferta e faticosa. L’occasione per invertire il trend è ghiotta, perchè domani alle 15 c’è il Genoa di Ballardini, squadra scatenata nelle ultime 8 partite (17 punti, come l’Inter) e posizionata a centro classifica, in piena zona-tranquillità. C’è un “però”: il Toro ha vinto le ultime sette partite contro i rossoblù. Ben sei in campionato e una in Coppa Italia. I numeri, dunque, fanno ben sperare.
Davide Nicola non è stato confermato al Genoa dal presidente Preziosi, proprio nell’estate 2020, dopo aver centrato una miracolosa salvezza. Al suo posto fu scelto Maran. Nicola, intervenuto oggi in conferenza stampa sul canale ufficiale granata, si dimostra carico e realista: “Il Genoa sta tenendo un ritmo da Champions, i dati e i numeri dicono questo. Questa è un opportunità per migliorare. Sarà una partita difficile, il Genoa è tra le più in forma ma dobbiamo voler giocarcela. Noi non possiamo dipendere da fattori esterni. La nostra metodologia di lavoro e la nostra intensità della settimana non è in funzione dei risultati, ma dalla crescita. Non siamo euforici, l’euforia è un sentimento che non mi piace e preferisco l’entusiasmo e la consapevolezza”.
Nicola aspetta il Genoa: “Il Toro ha bisogno di tutti”
Nicola parla poi del “suo” Genoa”: “Il Genoa fa parte delle esperienze passate. Ora mi interessa il presente. Io nella mia carriera ho sempre accettato sfide avvincenti e questo mi ha permesso di arrivare in un club importante come il Toro. Cerco di trasmettere la mia voglia di arrivare in fondo a questa esperienza. Come sta la squadra? Noi possiamo progredire in tutto, quel tutto esaurirlo il prima possibile. Questa squadra ha un’elevato margine di crescita ancora. Da questo punto di vista sono fiducioso che il lavoro che stanno facendo i ragazzi, l’attenzione e la dedizione che stanno usando sia la strada per arrivare ad esaurire questo margine di crescita quanto prima. Questo noi dobbiamo fare. Alla fine se ci pensate bene chi fa il nostro lavoro non può mai pensare che il processo sia finito. Ogni step ti porta a un’altra consapevolezza, ogni consapevolezza ti porta a un altro obiettivo di miglioramento. Il Toro ha bisogno di tutti”.
Sui giocatori: “Baselli è pronto da un punto di vista dell’impiego un giocatore che entra per tre gare consecutive, è pronto. Quello che conta è il fatto che un giocatore deve determinare in una gara e può avvenire anche subentrando. Per me è ininfluente che un giocatore possa partire dall’inizio o subentrare. La coerenza di questa squadra sta dimostrando che il gruppo crede in queste cose qui. La possibilità di determinare la partita avviene da chi subentra o da chi parte dall’inizio. In tre partite abbiamo avuto il vantaggio di aver avuto degli interpreti e delle soluzioni differenti, poi chiaro che nel corso dell’anno ci sarà giocatori che avranno giocato di più e altri di meno. Ma non è importante quante partite fai, ma quanto le determini”.
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