Kriechmayr concede il bis: sua anche la discesa Mondiale

L’austriaco si ripete dopo il successo nel SuperG di mercoledì. Kriechmayr precede il tedesco Sander di un solo centesimo, Feuz completa il podio. Ancora un quarto posto beffardo per Dominik Paris, sesto Innerhofer.

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Secondo oro in quattro giorni per l’austriaco – meteoweek.com (Photo by FRANCOIS-XAVIER MARIT/AFP via Getty Images)

Paganini non era solito ripetere, ma Kriechmayr assolutamente si. L’atleta austriaco si erge a dominatore del Mondiali di Cortina con il trionfo nella discesa libera maschile. Per lui si tratta della seconda medaglia d’oro nel giro di quattro giorni, dopo l’affermazione nel SuperG di mercoledì. È senza dubbio Kriechmayr, dunque, l’unico lampo di luce per quello che un tempo era il WunderTeam, la Nazionale austriaca che dominava in tutte le discipline al maschile. C’è anche da segnalare la seconda medaglia d’argento per la Germania, con Andreas Sander che per qualche secondo ha sfiorato l’impresa.

Kriechmayr e Sander sono stati i primi due a percorrere l’Olimpia delle Tofane, mostrando subito il feeling con una pista molto criticata dopo le due prove cronometrate. L’austriaco è andato giù per primo e ha sperato che il tedesco non gli facesse lo scherzetto. E alla fine, tra loro si è posta la distanza minima, un solo centesimo in favore del vincitore della discesa libera iridata. Le sensazioni erano dunque positive per Dominik Paris, sceso in pista con il pettorale numero 3. Qualche errore di troppo e problemi di scorrevolezza, però, hanno fatto perdere ben sei decimi all’azzurro.

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Così, a completare il podio ci ha pensato un autentico regolarista come Beat Feuz. Lo sciatore svizzero era considerato un candidato credibile alla medaglia d’oro, ma considerando le condizioni e lo stato di forma mostruoso di Kriechmayr di certo gli andrà bene anche il bronzo. Alla fine, tra lui e il vincitore ci sono appena 18 centesimi, ma le sensazioni per l’elvetico sono senza dubbio buone. Alle sue spalle, oltre a Paris c’è anche il connazionale Marco Odermatt, quarto a pari merito con il nostro connazionale a 65 centesimi di ritardo dal vincitore.

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Al di là dell’assenza di medaglie, la prova complessiva della squadra azzurra non è da buttar via. Grazie anche al sesto posto ottenuto da Christoph Innerhofer, che ha sicuramente migliorato il suo rendimento iridato dopo la pessima prova nel SuperG di mercoledì. Ventitreesimo posto per un Matteo Marsaglia che non riesce proprio ad adattarsi a questa Olimpia delle Tofane. Non è riuscito a tagliare il traguardo, invece, Florian Schieder che era al debutto ai Mondiali: fatale per lui è stato un errore dopo il secondo intermedio.