Derby di Calabria da 0-2 a 2-2. Il Cosenza resuscita nella ripresa, quando ad una Reggina in palese difficoltà servivano immediate sostituzioni a partire dal 65′: Baroni risponde ai tifosi sulla tv ufficiale
I social come un teatro di confronto. “Reggina Tv” e le sue trasmissioni permettono scambi molto interessanti tra squadra, giornalisti e tifosi e anche dopo Cosenza-Reggina 2-2 (partita dai mille rimpianti per gli amaranto, avanti 0-2) il tecnico Baroni non si tira indietro e torna ad analizzare il match. Per la Reggina 7 punti in 3 partite, ma la grande rabbia e delusione di aver buttato via una gara praticamente già in tasca al 35′ dopo i gol di Menez e Folorunsho. A detta di centinaia di tifosi, partecipi proprio su Reggina Tv, Baroni ha palesemente tardato a sostituire giocatori fuori partita nel secondo tempo: Rivas e Menez, in particolare, non stavano più girando come nella prima frazione tra stanchezza, palloni persi e nervosismi. Il centrocampo stava ballando, i palloni tenuti sopra la trequarti diminuivano ed aumentavano i corner conquistati dal Cosenza. Tutto faceva pensare ad interventi urgenti dalla panchina. E invece no.
Baroni, intervistato dal canale ufficiale, fornisce a tutti le sue spiegazioni anche il giorno dopo la partita che lascia la Reggina più vicina alla zona playout che alla zona-tranquillità: “Chi fa bene difficilmente con me in panchina esce dal campo, ma ieri sera ho dovuto preservare alcuni giocatori. Ho giocatori fermi da un anno, alcuni non hanno fatto il ritiro e non posso permettermi di buttare nella mischia dei calciatori perdendoli poi per infortunio. Io lavoro tutto il giorno con loro, so come stanno. Montalto e Lakicevic, ad esempio, non erano in buone condizioni. Purtroppo questo è il calcio. Se avessimo vinto 1-2 sarebbe andato tutto bene, se avessimo fatto 2-3 avrei azzeccato i cambi. Invece è finita 2-2 e siamo qui a chiederci perchè non sono arrivate alcune sostituzioni. Io non alleno per una partita, devo gestire la stagione con i principi e i valori che sento miei, devo pensare anche alle partite successive e a non perdere i giocatori”.
Continua Baroni: “Io sono un ambizioso, non mi accontento. Si sono alzate le pretese dopo alcune vittorie? Probabilmente sì. Ogni singolo qui deve donare alla squadra il massimo delle sue competenze. Ad oggi ancora non è così e arrivare a questo livello è compito mio. La serie B è un campionato tosto, lo conosco bene. Non abbiamo mai battuto una squadra sopra il 12esimo posto, per esempio, e questa è un’altra cosa che proveremo a fare. La nostra missione è consolidare la categoria. Non voglio ricordare come è iniziata questa stagione altrimenti non si spiegherebbero tanti cambi da agosto ad oggi. A Benevento vinsi il campionato, il presidente ci mise 9 anni per riuscirci dopo aver speso tanti soldi. Quindi dobbiamo avere pazienza. Io vivo di allenamento quotidiano e di ricerca di miglioramenti, ma nulla è scontato. Stavropoulos? Ancora non ci sono notizie, spero che sia solo una contrattura e non lesioni. Quando un giocatore gioca poco e poi si ritrova dentro partite molto intense questo rischio c’è. Ha sempre più attenzione e personalità, sta crescendo molto, spero di rivederlo in gruppo molto presto”.
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