Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Davide Calabria si è lasciato andare a alcune dichiarazioni. Ecco cosa ha detto il terzino rossonero.
La sconfitta contro lo Spezia è stata pesante e inaspettata, ma Calabria non è preoccupato: “È stata una giornata no. La classica partita dove si sbaglia tutto, tutti. Ma è già alle spalle. Ora rialziamo la testa. Settimana chiave con Stella Rossa e derby? Niente panico, ne usciremo lavorando. Con umiltà, concentrazione, entusiasmo. Per il primo posto in campionato è una corsa lunga, nulla è compromesso. Quello che conta è arrivare primi alla fine. Ma ora la testa va alla coppa: ci teniamo moltissimo, vogliamo arrivare in fondo. L’Europa è l’ambiente naturale del Milan. Al derby ci penseremo da venerdì”.
Manca ancora qualche giorno al match contro l’Inter, ma il pensiero è già anche al derby. Con un’eventuale sconfitta, i nerazzurri allungherebbero in classifica: “Può cambiare la stagione, chiaro – spiega Davide -. Ecco perché vogliamo vincere già domani a Belgrado: vincere aiuta a vincere. Dobbiamo subito recuperare quella mentalità che ci ha permesso di essere in testa per 21 giornate. Poi penseremo al derby. E a vincerlo, ovviamente. Anche all’andata ci davano per sfavoriti, no?”. L’Inter è la squadra più forte? Questo il pensiero di Calabria: “È la più attrezzata insieme alla Juve. Ma è tutto apertissimo. Ripeto: noi dobbiamo solo stare zitti e lavorare, come mi ha insegnato mia padre”.
Il terzino ha raccontato poi l’ottimo rapporto che ha instaurato con Paolo Maldini e con Stefano Pioli: “A Maldini devo moltissimo. Un mito. Mi ha incoraggiato fin dai tempi del settore giovanile. Sono milanista fin da bambino, il Milan era il mio sogno e me lo sono tenuto stretto. Pioli? C’era stata qualche incomprensione, i primi tempi. Per me non è stato semplice imparare a giocare come mi chiedeva lui. Poi abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati e oggi sono migliorato molto, grazie proprio ai suoi insegnamenti. Abbiamo un rapporto eccezionale, è un grande allenatore e un grande uomo”.
Infine, non poteva mancare una domanda su Ibrahimovic: “Cosa si impara da Zlatan? A dare di più, sempre. Zlatan fa la differenza. Lo guardi e ti senti più forte. Ci ha insegnato ad avere la mentalità vincente, a essere da Milan”.
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