Benevento, Barba: “Il presidente ci tratta come figli, Inzaghi è un martello”

Partita speciale per Federico Barba quella di domenica prossima tra Benevento e Roma e sarà molto diversa rispetto all’andata.

Federico Barba, difensore del Benevento di 27 anni (Credits: Getty Images)

Il 18 ottobre 2020 le Streghe persero 5-2 all’Olimpico, una gara dominata dai giallorossi contro una neopromossa atterrata sul pianeta Serie A da troppo poco tempo per capire bene come controbattere contro una grande. La musica però da quel giorno è cambiata, il Benevento è a metà classifica e, nonostante un ultimo periodo difficile, mantiene buon margini sulla zona retrocessione. Per questo Federico Barba può dire: “Per domenica sappiamo cosa non dobbiamo fare, siamo consapevoli della forza della Roma ma da quella partita dell’andata siamo cambiati tanto. Ci aspettiamo una partita difficilissima e noi dovremo dare il massimo. Mentalmente non potremo concedere nulla agli avversari”.

Benevento – Roma: la sfida speciale di Barba

Per Federico Barba la sfida contro la Roma non sarà come tutte e altre. Il difensore, che ora si sta disimpegnando molto bene sulla sinistra dopo un passato da centrale, è cresciuto nel settore giovanile deli giallorossi in cui ha vinto il titolo sia con gli Allievi che con la Primavera. Il passato però ad oggi non conta, Barba a Forzaroma.info guarda alla stagione che sta vivendo con il Benevento: “Ancora non abbiamo fatto nulla. L’obiettivo è lontano, in ogni partita ci giochiamo la vita. La nostra posizione in classifica al momento è discreta e dobbiamo pensare che ogni vittoria ci porta quell’ossigeno e quell’entusiasmo utile poi per lavorare al massimo in settimana”.

La salvezza sarebbe un risultato straordinario visto che in pochi a inizio anno pensavano che il Benevento potesse riuscire a rimanere in serie A. Una delle spiegazioni degli ottimi risultati potrebbe essere questa: “Qui a Benevento ho trovato un ambiente familiare -spiega Barba – un presidente che ci tratta come figli e una piazza serena con le persone che ti accolgono e ti vogliono bene. Senza tralasciare poi la parte tecnica e lo staff con cui sto collaborando dalla fine della scorsa stagione e con cui siamo in totale sintonia. Poi in panchina c’è Inzaghi, un vero e proprio martello”

Matteo Oneto

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