Il Bologna, nonostante l’inferiorità numerica per gran parte della gara, ha conquistato un punto contro il Sassuolo nella 234a giornata di Serie A. Il tecnico Sinisa Mihajlovic, al termine del match, ha commentato la prestazione della sua squadra.
Un punto guadagnato per il Bologna, che ha dovuto lottare con le unghie e con i denti contro il Sassuolo per difendere il vantaggio in inferiorità numerica. La squadra di Sinisa Mihajlovic al Mapei Stadium è rimasta in dieci alla mezz’ora in virtù della espulsione di Hickey. Un rosso derivato dall’ausilio del VAR, da molti ritenuto esagerato. I felsinei erano andati in vantaggio con Sansone all’inizio del match e nella ripresa hanno subito l’assedio neroverde, che tuttavia non è andato al di là della rete del pari realizzata da Caputo. Per i rossoblù è ad ogni modo un risultato utile per la corsa alla salvezza, ma con decisioni arbitrali differenti sarebbe potuta essere una gara diversa.
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Sinisa Mihajlovic, intervenuto ai microfoni di DAZN al termine del match, ha espresso il suo rammarico per l’espulsione: “Prevale la rabbia in questo momento perché finché siamo rimasti in undici non c’è stata partita. Poi dopo l’espulsione è cambiato tutto, ma abbiamo sofferto poco e tenuto bene in difesa. Non riesco a capire perché non fischia fallo e poi dopo un quarto d’ora espelle il giocatore. Noi contro l’Udinese abbiamo subito un fallo da Samir che era molto più netto di questo e non è stato espulso. Per me era da giallo e nessuno avrebbe detto nulla, ma non siamo fortunati con gli arbitri. Ha rovinato la partita“. E sulla prestazione dei suoi: “Skov Olsen è offensivo, ma rispetto ad Orsolini è più concentrato e ha più gamba. Può fare la differenza, oggi si è sacrificato come tutti. In 10 serviva gara da squadra, abbiamo dimostrato di esserlo. Chissà in 11 contro 11 come sarebbe andata“.
Il Bologna, ad ogni modo, ha dimostrato di mettere in campo la giusta mentalità: “Anche con l’Udinese eravamo in 10 e abbiamo preso gol all’ultimo, facendo molto bene. Dobbiamo migliorare quando rimaniamo in 10, ma spero non succeda spesso, e dobbiamo aver più personalità nel giocare. Oggi molto bene dal punto di vista difensivo, loro hanno provato soltanto tiri da 20 metri. E il gol preso era una conclusione innocua, mi ricorda un po’ il gol preso con la Juve. I rimpalli finiscono sempre a loro, siamo un po’ sfortunati. Mi resta il rammarico, se guardo le partite con il Sassuolo tra andata e ritorno: potevamo fare sei punti, ne abbiamo fatto uno solo. Abbiamo sempre fatto prestazioni, forse a Benevento non abbiamo avuto il nostro solito atteggiamento. Oggi ho fatto vedere un video: devono capire che, per l’ulteriore step, è l’atteggiamento mentale a fare la differenza. Non abbiamo problemi tattici, tecnici o fisici, ma è l’atteggiamento mentale. E oggi in 10 abbiamo fatto bene e in 11 siamo stati superiori al Sassuolo. Abbiamo tanti ragazzi giovani, ci stanno gli alti e bassi. Cerchiamo la continuità“.
La testa adesso va alla gara contro la Lazio, a cui i rossoblù arriveranno con alle spalle tre risultati utili: “So che possiamo fare di più, li vedo tutti i giorni: in allenamento, penso “se lo facciamo in partita…”. Stanno crescendo, siamo un po’ sfortunati. Questa squadra merita di più, abbiamo avuto tantissimi infortunati e non avevamo cambi. Ora abbiamo recuperato quasi tutti, è più facile gestire. Alla fine — ha concluso Mihajlovic — faremo quello che dobbiamo fare, lo spirito è quello giusto“.
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Riccardo Bigon, direttore sportivo dei rossoblù, al termine del match ha espresso ai microfoni di Sky Sport la sua rabbia: “Nelle riunioni con gli arbitri ci spiegano quando il VAR deve intervenire e di solito è per interventi duri, molto pericolosi e che mettono a rischio l’incolumità dei giocatori. E questo non mi pare il caso perché arbitro e guardalinee erano lì e non c’erano state proteste. Ma il punto è un altro, è il fatto di intervenire solo in certe occasioni su questi episodi, senza uniformità perché noi abbiamo già subito diversi episodi simili. Se l’avesse espulso subito avrei pensato a un errore che ci può stare, ma così non ha senso. Contro l’Udinese non sono andati al VAR, contro la Lazio ci è stato tolto un gol per una cosa veniale, non può esserci un regolamento per il Bologna e uno per gli altri. Intervenire col VAR in un’occasione simile dopo 25 minuti non ha senso e devono spiegare questo intervento“.
E ha aggiunto: “Ringrazio De Zerbi per le parole, è un uomo di campo e sa come vanno le cose. Una volta che rimani in dieci contro una squadra forte come il Sassuolo sei felice alla fine di portare a casa un punto, ma poteva finire diversamente perché in undici contro undici era un’altra gara. Tomiyasu? È un ragazzo giovane, con un solo campionato nel calcio vero e con tanti margini di miglioramento. È un giocatore da categoria superiore e in tanti sia in Italia sia all’estero ce lo hanno chiesto. Deve — ha concluso Bigon — continuare a lavorare, crescere nella malizia e nella cattiveria agonistica“.
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