La Federazione internazionale di atletica sostiene che Alex Schwazer non potrà qualificarsi per i Giochi di Tokyo. “Rifiutiamo qualsiasi intento di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tas”, si legge nella nota.
Niente Giochi Olimpici di Tokyo 2021 per Alex Schwazer. Questa è la posizione, piuttosto perentoria, presa dalla World Athletics in queste ore. La federazione mondiale di atletica leggera, che ha preso il posto in questi mesi della vecchia Iaaf, ha fatto sapere che non modificherà la sua posizione, assunta dopo la sentenza del 2016 ai danni del marciatore altoatesino. Il tutto nonostante sia arrivata in questi giorni una revisione della suddetta sentenza, da parte del Tribunale di Bolzano, che sostiene che le analisi effettuate sul sangue dell’atleta azzurro potrebbero essere state manipolate.
In ogni caso la World Athletics non sembra voler sentire ragioni, in merito alla posizione di Schwazer. I vertici dell’atletica leggera mondiale hanno dunque fatto capire che il campione olimpico del 2012 non potrà cercare la qualificazione per i Giochi della prossima estate. L’attacco della nota ufficiale parla chiaro: “Il signor Schwazer non potrà partecipare a competizioni internazionali fino al 2024. Rifiutiamo qualsiasi intento da parte dell’atleta o altre persone di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), sulla base di quelle che possono essere descritte solo come teorie di manipolazione inverosimili“.
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Dunque svanisce dopo poche ore il sogno di Alex Schwazer, la possibilità di prendersi una grande rivincita dopo anni difficili. L’azzurro sembrava poter contare su una seconda possibilità, grazie alla sentenza del tribunale altoatesino. Il giudice per le indagini preliminari aveva espresso una posizione piuttosto netta nei confronti della stessa Iaaf e della Wada. Ma alla fine, la decisione definitiva spetta ai vertici dell’atletica leggera mondiale, che hanno chiuso le porte di Tokyo a Schwazer. Un’altra mazzata alla carriera di un campione fortissimo ma anche sfortunato.
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E nel prosieguo della nota ufficiale, la World Athletics sembra quasi voler difendere a spada tratta la Wada. Un modo per evitare eventuali modi per screditare l’agenzia mondiale anti-doping: “World Athletics preferisce non commentare la decisione delle Autorità Italiane di non perseguire l’atleta per il crimine di doping. Questa è una questione di legge nazionale. La Wada si è unita a World Athletics nel rifiutare completamente qualsiasi suggerimento di manipolazione in questo caso. World Athletics ha recentemente difeso con successo un appello dell’Atleta al Tribunale Federale Svizzero che chiedeva una revisione della sentenza del Tas sulla base della presunta manipolazione“.
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