Il tecnico della Juventus analizza la sfida contro il Verona. Pirlo ammette di non aver potuto fare i cambi che voleva fare. Ma non si dà per vinto nella corsa allo scudetto.
Andrea Pirlo ha parlato al termine della sfida tra Verona e Juventus. Queste le dichiarazioni salienti, rilasciate dal tecnico della formazione bianconera ai microfoni di Dazn: “Dispiace perchè sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e sporca. L’avevamo interpretata bene, eravamo riusciti a passare in vantaggio che era la cosa più difficile. Ci è mancata la cattiveria, dovevamo accorciare meglio sugli esterni per non farli crossare. Sono piccolezze che i giovani ancora non capiscono ma che fanno la differenza perchè ti portano punti pesanti“.
In particolare, la Juventus è venuta meno nel momento di gestire il vantaggio ottenuto con la rete di Cristiano Ronaldo. Pirlo sottolinea soprattutto la mancanza di carisma di alcuni giocatori, in quanto giovani e inesperti a certi livelli: “Quando sei in vantaggio queste partite le devi portare a casa. Sicuramente mancavano giocatori di esperienza, c’era tanta gente giovane in campo e quindi in pochi si facevano sentire per far capire il momento della partita. Ho chiesto a Ronaldo e Alex Sandro di farsi sentire. È un peccato aver lasciato due punti, la cosa più difficile era passare in vantaggio e non siamo riusciti a sfruttare l’occasione“.
Pirlo ha pensato anche al passaggio alla difesa a quattro. Il tecnico bianconero, però, ha ammesso candidamente di non averlo potuto fare: “Ci ho pensato a passare alla difesa a quattro, però guardando in panchina non avevo giocatori di ruolo. Ho messo Di Pardo che però è un quinto. Quando abbiamo perso di aggressività dalla parte di Chiesa e Demiral sono arrivati dei pericoli. Girandomi non avevo opportunità di cambiare, intorno al 60esimo ho visto che c’erano diversi giocatori stanchi ma non avevo alternative“.
La preparazione della partita aveva portato la Juventus a giocare in un certo modo, in un certo senso inedito. Una specie di modulo a specchio rispetto al Verona che stava pagando i frutti. Poi, però, è aumentata la stanchezza: “Avevamo preparato la partita con un 3-4-2-1 con Ramsey e Kulusevski alle spalle di Ronaldo, cercando di portare la pressione sui loro difensori e cercare di portarla già nella loro costruzione. Nel secondo tempo era normale che ci abbassassimo un po’ soprattutto quando l’intensità della nostra pressione è calata. Da lì sono arrivate delle occasioni sugli esterni“.
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È proprio l’assenza di alternative di spessore in tutte le zone del campo a far rammaricare il mister della Juventus. Secondo il bresciano, il fatto di giocare tante partite in pochi giorni, e con pochi giocatori a disposizione, alla lunga si paga: “Sapevamo che l’intensità del Verona ci avrebbe portato a sprecare tante energie, non è facile avere sempre l’uomo addosso soprattutto in un campo non in perfette condizioni. Stiamo giocando tante partite ravvicinate, i giocatori sono pochi, quindi è normale che arrivi di stanchezza e ti manchi la lucidità quando hai l’occasione giusta“.
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Pirlo ha voluto sottolineare le difficoltà nell’affrontare un avversario arcigno e atletico come il Verona di Juric. A maggior ragione il tecnico della Juventus sottolinea il rammarico per non essere riuscito a mantenere il vantaggio conquistato: “Col Verona è sempre difficile, ti portano a fare una partita sporca e ti portano grande pressione 1 contro 1 a tutto campo. Devi essere al massimo della condizione, devi pensare a come sono messi i tuoi compagni già prima che ti arrivi la palla. Abbiamo fatto la partita che era nelle nostre previsioni, abbiamo avuto l’occasione di andare in vantaggio, è un peccato non averla sfruttata“.
In molti continuano a criticare l’ossessione per la costruzione dal basso. Pirlo, però, difende il suo credo: “La costruzione dal basso ti può portare tanti vantaggi, non abbiamo punte che ti possano coprire la palla per far salire la squadra. Oggi non era facile, loro pressavano molto e il campo non era ottimale, quindi è stato molto complicato“. Ora l’Inter potrebbe scappare, ma Pirlo non è preoccupato. Anzi vuole continuare a guardare step by step: “Dall’inizio della stagione giochiamo ogni tre giorni, siamo abituati. L’importante è guardare partita dopo partita e vedere a che punto saremo più avanti“.
Al termine della gara ha parlato anche Federico Chiesa. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Dazn: “Abbiamo giocatori importanti che non sono al meglio e devono recuperare, però siamo la Juve e questo non ci deve creare un alibi. Ora dobbiamo pensare alla partita di martedì e vincere, perchè noi crediamo ancora nello scudetto. La partita è stata difficile, il Verona ha provato fino all’ultimo e ha portato a casa il pareggio. Questo ci deve fare arrabbiare perchè non dovevamo permetterlo. Nel secondo tempo c’è stata tanta stanchezza e il Verona ha preso campo, ma noi dovevamo vincere. Ci servirà per il futuro. Non è immaturità, sono piccoli dettagli, chi entra in campo ha tutte le qualità e caratteristiche per giocare nella Juve. Però ci crediamo ancora e fino alla fine daremo battaglia. Il Verona corre per tutto il campo e fa tanta pressione, era dura fare gol ma siamo passati in vantaggio e dovevamo essere più capaci. A livello di produzione offensiva abbiamo creato i presupposti per segnare già nel primo tempo. Io gioco ovunque mi chiede il mister, entro in campo e so che dando un grande apporto alla squadra poi vengono da sè le giocate. Sono a disposizione del mister, devo solo ringraziare la Juventus. L’azione del gol? In quel frangente ero in 1 contro 1 con Dimarco, sapevo che poteva arrivare un compagno alle spalle e infatti è arrivato Ronaldo“.
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