Romero ha chiarito nel corso di un’intervista di aver scelto di andare a giocare all’Atalanta e di essere molto felice a Bergamo. Ha poi anche raccontato quali sono i suoi sogni riguardo al suo futuro calcistico.
Cristian Romero, come diversi calciatori che sono passati dagli allenamenti di Gasperini, ha subito una netta trasformazione. In poco tempo, è diventato uno dei giocatori di punta, dando alla difesa una solidità che mancava l’anno precedente. Il numero 17 nerazzurro ha con contratto biennale di prestito dalla Juventus, con il riscatto fissato a 16 milioni di euro.
Come già fatto da Gosens e Amad Diallo, anche Romero si vede molto maturato da quando è arrivato all’Atalanta, non solo come giocatore. Secondo il difensore è tutto merito di Gasperini: “In questi sei mesi mi ha fatto imparare tantissimo. Lo guardo, lo ascolto, cerco di studiarlo ogni giorno anche quando non si rivolge a me. Se lo segui, cresci“.
Romero, infatti, quest’anno ha preso 8 ammonizioni: meno della scorsa stagione, dove ne aveva accumulate 13, fra cui un doppio giallo. Il calciatore argentino non ha ancora visitato bene Bergamo a causa del Covid, ma assicura di aver legato con tutti i suoi compagni di squadra, in particolare i sudamericani.
Come Romero rivela nel corso dell’intervista a bergamonews.it, all’Atalanta ha scoperto anche al sua vena offensiva: “Ogni tanto non mi sembra vero: mi è capitato nel bel mezzo di un’azione di buttare un occhio a destra e a sinistra e di accorgermi che stavamo attaccando in otto-nove“.
Anche se rimane concentrato sul suo ruolo di centrale di difesa, uno dei suoi sogni sarebbe “Decidere la finale di Coppa Italia con un mio gol“. Ma Romero spera anche di poter entrare nella prima squadra della Nazionale argentina: la sua ultima presenza è del 2019 nella formazione Under 23.
Anche giocare con squadre come il Real Madrid è un sogno che si realizza. Romero ricorda: “Giocare contro queste squadre è un sogno che si realizza: se tre anni fa mi avessero detto che avrei affrontato il Real Madrid da titolare mi sarei messo a ridere“. Poi aggiunge: “Abbiamo la possibilità di ribaltare l’1-0 dell’andata, io ci credo”.
Il difensore classe 1998 racconta come è arrivato in Italia: “Gli ultimi mesi in Argentina sono stati un inferno: dopo il Viareggio del 2016, dove mi sono messo in mostra, avevo parecchie offerte dall’Europa. Io ovviamente non vedevo l’ora di potermi mettere alla prova nel grande calcio”.
Poi spiega come è iniziato un momento molto delicato della sua carriera: “Tra i dirigenti del Belgrano di Cordoba qualcuno mi ha trattato non proprio con i guanti, diciamo. Non mi lasciavano partire e mi hanno messo ad allenarmi da solo, in un campo vuoto senza compagni di squadra e senza allenatori”.
L’argentino rivela dunque di essere grato al Genoa, che lo ha portato via da quella situazione: “Il Genoa ha presentato un’offerta concreta e mi ha portato via da quell’inferno. Per me era diventata una situazione difficilissima. In Liguria sono rinato. Sarò sempre grato al Genoa per l’opportunità che mi ha dato”.
Romero conferma anche che il suo arrivo all’Atalanta non è stato affatto casuale. Il suo ulteriore trasferimento non ha lasciato rancori di alcun tipo con la Juventus, che non lo ha mai fatto giocare in squadra, cedendolo in presito. Romero è felice: “Venire all’Atalanta è stata una decisione mia, una scelta giusta che rifarei altre cento volte”.
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