Basket

Steph Curry: “All Star Game strano, bello giocare con LeBron”

Il campione dei Golden State Warriors parla dopo l’All Star Game. Steph Curry ha vinto il Three Point Contest, facendo una dedica speciale: “È per Klay Thompson, si sarebbe divertito”.

Il sorriso del campione ritrovato – meteoweek.com (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

Il weekend scorso, per il basket americano, è stato uno dei più discussi dal punto di vista organizzativo. Si è infatti svolto l’All Star Game, che per una volta ha cambiato la sua conformazione. Non si è disputato nell’arco di un intero fine settimana, ma tutto è stato condensato in un solo giorno. Tra i protagonisti c’è stato anche Steph Curry, grande campione che sta tornando ai suoi livelli dopo il lungo infortunio. Il giocatore dei Golden State Warriors ha condiviso il parquet con l’amico LeBron James, dopo aver vinto la gara del tiro da tre punti.

Steph Curry, intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, ha fatto capire quanto lo renda felice giocare. Soprattutto dopo un lungo periodo di stop per infortunio: “Il campo è il mio posto felice. Adoro competere al massimo livello, sapendo quanto duro lavoro ho fatto per arrivarci. Adoro affrontare nuove sfide coi miei compagni. Non esiste sentimento migliore dopo 4 mesi di infortunio e 9 mesi di stop, considerando che non siamo andati nella bolla, di quello che provo tornando di nuovo in campo. Mi è mancato, mi fa apprezzare ancora di più l’essere sano e il poter giocare”.

Finora la carriera ha dato tante gioie a Steph Curry, che ha vinto diversi titoli NBA ma ha anche avuto un po’ di sofferenza. Per questo motivo, il figlio di Dell non si sente ancora arrivato: “Ho tanto da vincere ancora, ma non ho niente da dimostrare. E c’è una sottile differenza. Quello che mi motiva è divertirmi. Adoro giocare a basket, mi piace davvero. Sono grato di poterlo fare ad alto livello, di poter ancora inseguire l’eccellenza sul campo. Sappiamo tutti che le nostre carriere sono limitate e che non sai mai quando gli dei del basket decidono che è finita. Fino a quando mi sentirò sano e continuerò a provare gioia giocando, avrò la motivazione per fare tutto: inseguire i titoli, affrontare le stagioni lunghe, le sfide coi miei compagni”.

Steph Curry all’All Star Game

Come detto, l’All Star Game ha visto Steph tra i protagonisti. Ha vinto il Three Point Contest al termine di una bella finale contro Mike Conley. La sua sensazione, sia durante che dopo la parata dei campioni, è stata però un po’ strana: “Fare tutto in una notte è stato diverso, ma è stato comunque bello sentire quanto noi giocatori ci siamo supportati. Ed è stato divertente provare a darci energia. Vincere la gara da tre è stato ovviamente un grande risultato, soprattutto perché sono riuscito a battere Mike Conley solo all’ultimo tiro”.

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E poi c’è stata la partita delle stelle, seppur con qualche defezione di grande livello. Steph Curry ha parlato della sua prima volta nella stessa squadra con LeBron James, dopo tanti anni di rivalità: “Ci siamo divertiti, sia in campo che in spogliatoio prima della partita. LeBron ha un grande talento naturale, ma quello ti permette di arrivare solo fino ad un certo punto: è la sua etica del lavoro a fare la differenza. È un grande esempio per tutti noi, con il lavoro che fa dietro le quinte per giocare a questo livello anche alla sua età”.

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A proposito della vittoria nel Three Point Contest, Curry ha fatto capire di avere una dedica speciale per un compagno di squadra, nonchè grande amico. “È per Klay Thompson – svela Steph – . In una situazione come questa, non posso non pensare alle battaglie che abbiamo avuto e a quanto si sarebbe divertito in questa competizione. Spero si riprenda in pieno, non importa quanto gli ci vorrà, ma deve tornare ad essere il giocatore che è stato per aiutarci a vincere. Sono certo che l’anno prossimo tornerà anche all’All Star Game, ma intanto il trofeo lo tengo io. È con uno degli Splash Brothers ora, in famiglia: dove dovrebbe essere”.

Francesco Cammuca

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