Il Cagliari ha raccolto un altro ko nello scontro diretto per la salvezza con lo Spezia. I rossoblù hanno sfiorato più volte il pari, venendo tuttavia beffati. Il tecnico Leonardo Semplici ha commentato la prestazione della sua squadra al termine del match.
La ventottesima giornata del campionato di Serie A non ha riservato gioie al Cagliari. I rossoblù sono stati battuti in casa dello Spezia nello scontro diretto per la salvezza. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, dato che più volte la squadra di Leonardo Semplici ha sfiorato il pari. Nei minuti di recupero Joao Pedro era anche riuscito ad agguantarlo, ma il gol è stato successivamente annullato dal VAR per posizione di fuorigioco. Gli isolani restano dunque al terzultimo posto della classifica. La situazione adesso si complica, con il Torino che ha ancora due gare da disputare e potrebbe allontanarsi.
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Leonardo Semplici, intervenuto in conferenza stampa al termine del match, non ha nascosto l’amarezza: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, creando alcune buone occasioni. Nella ripresa alla prima indecisione è arrivato un gol che ci ha complicato la vita; dopo però abbiamo avuto altre palle gol clamorose con Pereiro e Simeone, potevamo subito rimettere a posto la partita. Purtroppo invece lo Spezia ha segnato una rete rocambolesca, a dimostrazione che ci vuole anche un pizzico di fortuna. La squadra ha reagito, è ripartita, ha accorciato le distanze grazie a Pereiro e ha avuto altre chance per pareggiare, sino all’ultima azione del gol annullato a Joao Pedro per una questione di centimetri. Siamo delusi e arrabbiati, non meritavamo di perdere. I ragazzi hanno dato tutto, hanno fatto un certo tipo di gara. Comunque abbiamo commesso alcuni errori che non possiamo permetterci e che infatti abbiamo pagati a caro prezzo“.
E aggiunge: “Sapevamo che lo Spezia gioca con una linea alta, abbiamo sfruttato poco questo aspetto, ma le occasioni nel primo tempo le abbiamo avute, con Joao Pedro, sul quale è stato bravo Zoet. Penso che ai punti nei primi 45′ avremmo vinto noi, non abbiamo rischiato niente. Con le sostituzioni è cambiata l’inerzia della gara, abbiamo avuto la possibilità di alzare il pallone, Cerri si è posizionato vicino agli attaccanti e ci siamo resi pericolosi. Potevamo pareggiare anche prima, purtroppo la realtà dice che non abbiamo preso punti, con i “se” e i con i “ma” non si fa la storia. La reazione c’è stata, anche se è normale alla fine perdere qualche distanza. Il loro secondo gol è stato un po’ fortunoso, ma quando nascono certe situazioni devi essere ancora più bravo a chiudere l’avversario. Dobbiamo imparare ad essere più accorti, commettere qualche fallo in più, spezzare le ripartenze. Se si commettono degli errori, un allenatore non deve abbattersi, ma trovare il modo di migliorare i propri giocatori“.
Il Cagliari, ad ogni modo, può e deve ancora credere nella salvezza: “Quando sono arrivato qui il mio obiettivo era tirare fuori il Cagliari da questa situazione. La squadra ha qualità, basta leggere i nomi che compongono la rosa. Sicuramente dobbiamo essere più equilibrati e trovare un certo tipo di spregiudicatezza, partite come quelle di oggi se non le vinci devi almeno riuscire a pareggiarle. La classifica è difficile ma dobbiamo ricordarci di dipendere solo ed esclusivamente da noi: spetta a noi fare un certo tipo di prestazione per portare a casa il risultato. Non so quando peserà questa sconfitta, è prematuro dirlo. Bisogna rimboccarsi le maniche, credere in noi stessi. Sono al Cagliari da venti giorni, abbiamo giocato diverse partite ravvicinate, spero in questi quindici giorni di sosta di lavorare per poter aiutare il gruppo e farlo crescere. Guai ad abbattersi, ci faremmo male da soli: ci sono ancora tante altre partite per provare a cambiare marcia e rendere diverso il nostro campionato“.
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Anche Leonardo Pavoletti, ai microfoni dei canali ufficiali del club rossoblù, ha commentato la sconfitta: “Dispiace perdere una partita così, soprattutto perché avevamo creato le occasioni per andare in vantaggio e poi per recuperarla. Guardiamo avanti credendo nel nostro lavoro e nelle capacità che anche oggi abbiamo mostrato. Queste sono gare dove l’atteggiamento fa la differenza, bisogna saper capire i momenti: certe partite è importante anche tenerle aperte, non perderle. Dobbiamo crescere come mentalità di squadra. Creiamo tanto, bisogna essere convinti di quello che facciamo e sappiamo fare, del fatto che in futuro certi palloni andranno finalmente dentro. Loro oggi hanno capitalizzato, noi no. Non possiamo permetterci di demoralizzarci, questo gruppo ha valori importanti. Bisogna essere uomini: da qui alla fine dobbiamo fare più punti possibili. Sono convinto delle nostre qualità e della salvezza, ma dobbiamo fare di più: il momento è difficile ma anche la gara di oggi dimostra che non bisogna mai mollare. Mancano ancora dieci finali“.
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