Theo Hernandez è un fiume in piena. Nell’intervista riportata sul quotidiano sportivo spagnolo AS, il terzino ha toccato diversi punti.
Ecco le parole di Theo Hernandez.
Sul primo incontro con Maldini: “Mi ha chiamato perché voleva vedermi, mi ha sorpreso ed è stata una bellissima riunione. Mi disse che ho talento, che potevo arrivare a essere un grande giocatore. Abbiamo parlato della mia situazione nel Real Madrid, dei miei anni all’Alaves e alla Real Sociedad. Lo abbiamo fatto come se fossimo due amici”.
Sul futuro: “Al Milan sono molto felice. Dal primo momento in cui sono arrivato, sia i compagni che i tifosi e tutto il club mi hanno accolto alla grande. Quando è così, quando in una squadra stai così bene, semplicemente non vuoi andartene. Voglio restare ancora a lungo. Milano è bellissima. Si mangia bene, si può fare shopping, la gente è gentile. Ci sto benissimo”.
Sul calcio italiano e quello spagnolo: “La differenza con la Liga si nota. Qui si gioca meno, è tutto più fisico e tattico, ma mi sono adattato bene. Sono migliorato tanto, ma lo ha reso possibile avere la fiducia di Pioli: senza, è impossibile dimostrare se vali qualcosa, se hai talento. E devo crescere ancora parecchio”.
Su Ibrahimovic: “Da quando è arrivato ci ha dato un plus, senza dubbio. È vero che la sua presenza un po’ mette soggezione, ma alla fine nel quotidiano ci aiuta tantissimo, è un compagno in più. Qualche volta ci mette sull’attenti, ma serve anche questo. Ho un buonissimo rapporto con lui. A volte mi tocca anche qualche ramanzina, ma è normale. Vuole sempre che dia il meglio di me. Ci mette in riga, Zlatan è Zlatan: con lui ci sono scherzi e risate, ma il suo lato da Dio impone rispetto. In fondo, è quello che lo rende speciale”.
Sullo scudetto: “Rimonta possibile? Certo, mancano ancora tante partite. L’Inter si è un po’ allontanata, ma può ancora perdere o pareggiare: lotteremo fino all’ultima giornata. I campionati, spesso, regalano sorprese. Poi, ovviamente, il mio obiettivo è giocare la Champions con questa maglia. Sarebbe bellissimo anche perché il Milan non la gioca da tanto tempo”.
Su Cristiano Ronaldo: “Credo che il Real abbia sbagliato a cederlo. Cristiano è un giocatore enorme e da quando è andato via, il Real non è più stato lo stesso. Futuro? Non ne ho la più pallida idea”.
Lui e Hakimi non hanno trovato spazio a Madrid: “Sono decisioni del club e dell’allenatore, ma la cosa migliore, per entrambi, era andarsene. Se un calciatore non gioca, non può dimostrare niente. E ora lo stiamo facendo.”
Sulla nazionale: “Io la aspetto. Il mio cellulare ha sempre batteria e rete al massimo, nel caso arrivasse una chiamata. Continuerò a dare tutto ogni giorno per riuscirci, è un mio obiettivo giocare nella Francia al fianco di mio fratello. Sogno di essere il migliore al mondo nella mia posizione e trionfare nel Milan. È un posto che mi ha reso molto felice”.
Sul legame con Diaz e Castillejo: “Ci capiamo benissimo in campo e siamo molto scherzosi, ridiamo di tutti, ci piace prenderci in giro. Brahim e Samu sono di Malaga, i “malaguenos” sono così. E stiamo bene insieme perché sono uguale a loro. Se mi piacerebbe che Brahim restasse? Tantissimo. Da quando è arrivato abbiamo un’ottima relazione, è un calciatore e un compagno eccezionale. Sarebbe incredibile se restasse almeno un altro anno”.
Sul suo idolo da bambino: “Maldini mi è sempre piaciuto, ma crescendo ho seguito tanto Marcelo per il suo modo di attaccare. Per questo giocare con lui fu così incredibile per me”.
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