Basket

Serie A Basket, scatta la rivoluzione: coinvolte le retrocesse

La prossima Serie A Basket vedrà 18 squadre. È prevista una wild card a pagamento per la squadra che termina all’ultimo posto. Il diciottesimo e ultimo slot verrà stabilito con un invito della Lega.

Il prossimo sarà un campionato allargato – meteoweek.com (photo credit @OlimpiaMI1936 on Twitter)

La palla a spicchi si prepara per l’ennesima rivoluzione dal punto di vista della struttura dei campionati. In particolare è la Serie A Basket ad affrontare un nuovo cambiamento dal punto di vista strutturale. Quella attualmente in corso e comandata dalla Olimpia Milano, infatti, potrebbe essere l’ultima stagione per la massima serie con 16 squadre. Stando a quanto è emerso dagli ultimi incontri in Lega, ci si avvia verso una doppia promozione in più rispetto alle due attualmente previste.

La spiegazione viene fornita in maniera abbastanza chiara. Tra le attuali sedici squadre che compongono la Serie A Basket, una sola attualmente dovrebbe retrocedere in Serie A2. Nel caso in cui venisse pagata da questa una penale da 125mila euro, ci verrebbero a creare i presupposti per il ripescaggio. Quella che viene chiamata ufficialmente una wild card a pagamento. A questa nuova forma di ripescaggio viene fatta risalire la squadra che dovrebbe restare in Serie A, ma ovviamente si aggiungono anche le due squadre che otterranno sul campo la promozione dalla serie cadetta.

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Nel caso in cui la squadra retrocessa non intendesse pagare la “penale” per acquistare uno slot per la prossima Serie A, si dovrebbe passare a un altro criterio per aggiungere squadre in campionato. Anche perchè nel frattempo bisognerà arrivare a 18 squadre, e l’ultimo posto attualmente previsto sarebbe legato a un’altra wild card, stavolta emessa attraverso un invito della Lega Serie A. Per emettere la suddetta wild card verranno presi in considerazione alcuni criteri: bacino di utenza, tradizione, organigramma societario, presenza di un aeroporto, capoluogo di regione o provincia, assenza di altre squadre in A della stessa regione.

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Ma come abbiamo già scritto, questo genere di wild card potrebbe essere raddoppiato, con la composizione di un vero e proprio ranking nazionale che terrebbe conto dei criteri di cui sopra. Anche perchè non bisogna considerare solo l’eventualità che la sedicesima della stagione precedente rinunci alla wild card a pagamento. Non si possono escludere – e i fatti degli ultimi anni avvalorano questa ipotesi – l’eventualità di squadre che si ritirino o addirittura vengano cancellate. Il caso della Virtus Roma, purtroppo, è ancora fresco nella memoria collettiva.

Francesco Cammuca

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