Il campione del mondo è stato beffato sul rettilineo finale e ha perso un podio prezioso dopo una gara in salita. Alex Rins ha vissuto un GP Qatar altrettanto complicato, a causa di un errore in partenza.
La Suzuki si ripresenta ai nastri di partenza del Mondiale di MotoGP con il titolo iridato piloti da difendere a distanza di un ventennio. Joan Mir le ha provate tutte ma alla fine ha concluso il GP Qatar in quarta posizione. E dire che all’attacco dell’ultima curva il campione del mondo in carica era addirittura in seconda posizione, con il solo Maverick Viñales davanti a lui. Tuttavia la scelta di restare davanti alle Ducati di Zarco e Bagnaia prima del rettilineo finale gli è stata fatale, visto che entrambe le Rosse di Borgo Panigale lo hanno infilato, facendolo cadere giù dal podio.
Per quanto riguarda l’altra Suzuki in gara nel GP Qatar, Alex Rins ha fatto una gara quasi al contrario rispetto al suo compagno di squadra. Lo spagnolo era partito bene e si trovava nelle prime posizioni, tanto da riuscire a ricucire lo strappo che le tre Ducati e le due Yamaha ufficiali erano riuscite a creare. Poi un drastico e improvviso calo delle gomme lo hanno costretto a retrocedere in classifica, facendolo finire a centro gruppo e ben lontano dal podio. Ma visto che quella di Losail non è certo una pista adatta alle Suzuki, si può comunque parlare di andamento positivo in vista del ‘re-match’ in Qatar e delle gare successive.
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Joan Mir – “Finalmente sono tornate le belle sensazioni, è la cosa più importante. Ero consapevole che il calo delle gomme sarebbe stato grande, ho cercato di non spingere troppo all’inizio. La strategia nel finale? Volevo rimanere dietro a Zarco per difendere il terzo posto grazie alla sua scia, ma una volta arrivati lì bisogna prendersi dei rischi per prendere più punti possibili e ci ho provato. Sapevo di avere due Ducati arrabbiate dietro di me, ho visto la linea del traguardo vicina ma poi due missili mi hanno superato. Ho dato il 100%, la prossima volta so cosa devo fare. Sono andato largo, forse, ma normalmente se fai quella traiettoria e non ti superano esci con più spinta verso il rettilineo. Purtroppo non è stato abbastanza, ma la nostra moto ha lavorato bene, ci tengo a ringraziare Suzuki per questo. La prossima settimana ci sarà una nuova chance. Quando tutto va bene sono rilassato, ma quando qualcosa non va e proviamo continuamente sono arrabbiato. Bisogna impararsi a controllare però”.
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Alex Rins – “Al via ho dimenticato di inserire il controllo di trazione. È stato difficile gestire tutta la potenza della moto. Alla fine la partenza non è stata neanche così male, ma normalmente riesco a recuperare due, tre posizioni. In seguito ho spinto tanto per recuperare il tempo perso rispetto ai primi, ma abbiamo distrutto le gomme, le ho spremute troppo per raggiungerli. Ho poi perso tutto il tempo che avevo recuperato. Strategia? Cercherò di fare lo stesso, spingere e realizzare sorpassi intelligenti. Ad esempio, anche se ho la possibilità di superare una Ducati all’ultima curva è meglio rimanere dietro. Sul dritto mi supererebbe di nuovo. Viñales favorito domenica prossima? Certo. Penso che pure Morbidelli possa esserlo, poi di sicuro le Ducati di nuovo”.
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