Il calcio senza pubblico ha sicuramente un sapore diverso, più amaro. Gli spalti vuoti fanno tristezza, lo spettacolo non è lo stesso. Oggi più che mai ci si rende conto di come i tifosi abbiano recitato un ruolo fondamentale dello show non solo per chi assiste all’evento dal vivo, ma anche per chi lo guarda da casa. Stare davanti la tv non ci emoziona allo stesso modo.
Come per tutte le cose della vita, però, ci si abitua ai cambiamenti. E’ inevitabile. Fino a qualche mese fa calciatori e allenatori ripetevano, come un mantra, che senza i tifosi le partite non erano più le stesse. Frasi che negli ultimi tempi sentiamo sempre più raramente perché ormai anche i protagonisti ci stanno facendo l’abitudine.
Le istituzioni calcistiche europee stanno prendendo coscienza di ciò che sta accadendo, di un processo che va cambiato. Contro quella sta proprio diventando un’abitudine, hanno finalmente preso coraggio per scuotere le coscienze e farle risvegliare dal torpore causato dalla pandemia.
Va in questa direzione la richiesta che molte Federazioni hanno avanzato ai rispettivi Governi chiedendo la disponibilità ad esaminare la possibilità di riaprire gli stadi, seppur a mezzo servizio, per il prossimo Euro 2020.
Da parte dell’esecutivo italiano, ed in particolare dal Ministro della Salute Roberto Speranza, è arrivata un’apertura importante alla richiesta della FIGC sulla presenza di pubblico in occasione delle partite del campionato Europeo che si aprirà l’11 giugno con la gara inaugurale tra Italia e Turchia prevista allo Stadio Olimpico di Roma.
“La disponibilità acquisita dal Governo italiano è un ottimo risultato che fa bene al Paese, non solo al calcio – ha dichiarato Gravina – Ringrazio in particolare il Ministro della Salute Roberto Speranza perché ci ha comunicato di aver dato incarico al CTS di individuare le migliori soluzioni che consentiranno la presenza di pubblico allo stadio Olimpico di Roma nel mese di giugno in occasione del prossimo campionato Europeo. In un momento tanto complesso, è stata comunque manifestata chiaramente la volontà di veder confermata la presenza italiana a questo grande evento, dando fiducia alla FIGC. Collaboreremo in maniera sinergica con la Sottosegretaria Valentina Vezzali che ci sta accompagnando in questo percorso. Ci è stato inviato un segnale in forte prospettiva sulla ripresa che noi trasferiremo prontamente alla UEFA”.
Può quindi proseguire il lavoro di organizzazione delle quattro partite previste allo Stadio Olimpico di Roma, grazie alla quotidiana collaborazione con Governo, Roma Capitale, CONI, Sport e Salute, Aeroporti di Roma.
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