Calcio Internazionale

Arsenal, cambio di proprietà e allenatore: perchè c’entra Spotify

Anche a causa della voglia di aderire alla Super League, i tifosi dell’Arsenal stanno spingendo per un avvicendamento: gli è andato in soccorso il co-fondatore di Spotify, che a questo punto direbbe anche la sua sull’addio di Arteta.

Arsenal, da sinistra: Thomas Partey, l’allenatore Mikel Arteta e Granit Xhaka festeggiano la vittoria sul Tottenham. Premier League, 14 marzo 2021 Julian Finney/Getty Images).

L’Arsenal, come gran parte delle squadre inglesi più importanti, vanta tifosi in tutto il mondo. Alcuni, come Osama Bin Laden, sono dei nomi scomodi. Altri, come il co-fondatore di Spotify Daniel Ek, possono rivelarsi utili per rilanciare la storia del club, soprattutto dopo un campionato dove i Gunners si sono fermati appena in decima posizione.

Ek: “Tifoso dell’Arsenal, non esiterei un attimo”

Il miliardario svedese – che secondo Forbes ha una ricchezza valutata in 3,4 miliardi di euro –  ha confermato la sua volontà di comprare il club attraverso un messaggio su Twitter: “Ho tifato per l’Arsenal da sempre. Se Kroenke volesse vendere il club, sarei contento di prendere il suo posto“. Ek non usa dunque giri di parole.

Il co-fondatore di Spotify e attuale detentore del 9% della compagnia, lascia trapelare che altri nomi di peso sarebbero coinvolti nell’affare. Il quotidiano inglese Telegraph rivela i dettagli: “Daniel Ek sta lavorando con Thierry Henry, Dennis Bergkamp e Patrick Vieira, le tre colonne dell’Arsenal 2003/04, per preparare l’offerta per prendere controllo del club“.

Arsenal, se ne andrà anche il tecnico Arteta?

Se la richiesta di spodestare l’attuale proprietario dell’Arsenal Kroenke arriva proprio dai tifosi, e dunque l’operazione del co-fondatore di Spotify dovrebbe essere accolta positivamente, non è chiara la situazione del tecnico Arteta. Il suo contratto è in scadenza a giugno 2023, ma numerose le indiscrezioni che lo vedono in partenza a fine 2020/21.


Leggi anche:

Secondo il portale spagnolo Mundo Deportivo, Arteta è considerato il maggiore responsabile per le brutte prestazioni nel campionato inglese. Già a dicembre era dato in uscita, con Allegri pronto a prendere il suo posto. L’ex calciatore Santi Carli lo ha difeso sull’Express: “È tutta colpa degli infortuni, soprattutto per Aubameyang sottotono“.

Chiara Mancini

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