Serie A

Fonseca riparla della serata di Manchester

Fonseca ha affrontato i microfoni di Sky Sport dopo la sonante vittoria contro il Crotone. Ha riparlato della serata di Manchester, ribadendo la sua posizione, decisamente controcorrente rispetto a quanto commentato da tutti gli osservatori.

Fonseca è arrivato alla fine del suo percorso

Un modello di stile

Nell’intervista del dopogara, Fonseca ha come sempre ricevuto attestazioni di stima per il suo modo di stare nel mondo del calcio, dell’equilibrio mostrato in ogni suo intervento, anche nei periodi più critici, oltre al riconoscimento della sua compostezza ed educazione nel rapportarsi con tutti gli addetti ai lavori.

Il tecnico ha elogiato il lavoro dei giovani, in particolare di Darboe, che oggi ha giocato dal primo minuto, mostrando buona personalità. Su Reynolds ha invece precisato come ci sia bisogno di un po’ più di tempo, affinché il giocatore, giovanissimo, possa ambientarsi e capire il calcio italiano.

Puntuali sono giunte le domande sul suo futuro, perché secondo lo studio di Sky, il nostro calcio avrebbe comunque bisogno di figure professionali come la sua, non ha voluto sbilanciarsi, come non lo ha fatto in ogni occasione gli venisse posta una domanda che andasse “oltre la prossima partita“, unico suo dichiarato obiettivo.

Ha quindi ammesso di aver avuto contatti con il suo successore, Josè Mourinho, che si è comportato molto correttamente con lui, sia prima che dopo l’ufficializzazione della sua nomina come prossimo trainer giallorosso, fra portoghesi la cosa è stata assolutamente naturale.

Sulla serata di Manchester

La cosa che ha colpito tutti, però, è stata la risposta fornita al quesito “Ripensando a quel secondo tempo, lo giocherebbe diversamente?”

“No, lo giocherei allo stesso modo, anche perché la squadra aveva fatto un buon primo tempo. Non avevamo scelte per cambiare, abbiamo avuto tre infortuni e poi abbiamo preso gol in transizioni. La strategia era corretta, non vi era motivo per fare diversamente”. 

Una frase che forse sintetizza le due stagioni di Fonseca alla Roma. Un tecnico molto legato al suo credo calcistico, poco incline a rinunciarvi, anche se le situazioni avrebbero suggerito talvolta una condotta maggiormente flessibile ed aperta a variazioni sul tema conosciuto. Ma si sa, col senno di poi…son capaci tutti.

Marco Bosco

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