Genoa-Atalanta finisce 3-4 dopo i gol di Zapata, Malinovskyi, Gosens, Pasalic, Pandev e Shomurodov, Dea in Champions League
Il festival del gol di Marassi premia l’Atalanta che batte 4-3 il Genoa in trasferta ed è matematicamente qualificata alla Champions League per la terza volta di fila. L’altalena delle emozioni vede la De andare sul 3-0 dopo la prima frazione con Zapata, Malinvskyi e Gosens, il Genoa però rientra in gara prima con Shomurodov, a cui segue il gol di Pasalic, e poi con il rigore di Pandev e il gol ancora di Shomurodov.
Ballardini fa ruotare i suoi, in porta va Marchetti, si rivede Onguéné in difesa, a centrocampo spazio ai giovani Rovella e Melegoni. Niente turnover per la Dea ma c’è Miranchuk a sorpesa vicino a Zapata. Pronti, via e dopo appena due minuti lancio illuminante di Rovella per Melegoni che solo davanti alla sporta spara su Gollini. Sul calcio d’angolo seguente Masiello tutto solo calcia un rigore in movimento incredibilmente senza trovare la porta.
Al 9′ però l’Atalanta passa, invenzione di Malinovskyi che pesca Zapata in area, il colombiano va via di forza a Radovanovic e appoggia in rete. Dopo il gol la partita è diventato un monologo nerazzurro con il Genoa che non riesce mai ad uscire dalla propria metà campo. Al 26′ il raddoppio della Dea, Zapata vince il duello con Radovanovic e tiene in campo un pallone che poi serve a Malinovskyi, l’ucraino solo e con la porta sguarnita deve solo mettere dentro. Dopo la rete anche la Dea ha abbassato i ritmi e la gara si trascina verso la fine del primo tempo senza grossi scossoni fino al 43′ quando Gosens di testa insacca il terzo gol dell’Atalanta insaccando la “torre” di Hateboer. Finsice così il primo tempo.
Inizia la ripresa con tanti cambi, nel Genoa entrano Shomurodov, Caso, Pandev, Pessina e Pasalic. Dopo appena tre minuti, errore di Djimsiti che lascia il pallone a Shomurodov, l’uzbeko si invola e calcia con il sinistro: palo, gol e Gollini incolpevole. Giusto il tempo di esultare e la Dea segna ancora, Pasalic entra in area, salta Onguéné e di destro batte Marchetti. Al 67′ continua la giostra del gol con Pandev che trasforma il rigore assegnato per fallo di mano di Toloi. All’83 il Genoa ripare tutto con Pandev che serve Shomurodov e l’uzbeko fredda Gollini, incredibilmente gli ultimi sette minuti saranno di fuoco. Nel finale nessuna emozione ma tanta lotta e un po’ di nervosismo da parte dei giocatori della Dea.
Genoa-Atalanta 3-4
MARCATORI: 9′ Zapata, 26′ Malinvoskyi, 43′ Gosens, 48′ e 85′ Shomurodov, 50′ Pasalic, 67′ Pandev
GENOA (3-5-2): Marchetti; Onguéné; Radovanovic; Masiello; Ghiglione (57′ Portanova), Zajc (46′ Caso), Rovella, Melegoni (79′ Eyango), Cassata (46′ Shomurodov); Destro (46′ Pandev), Pjaca. Allenatore: Ballardini
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (46′ Pessina), Gosens (76′ Palomino); Malinovskyi (58′ Lammers); Miranchuk (89′ Muriel), Zapata (46′ Pasalic). Allenatore: Gasperini.
ARBITRO: Livio Marinelli della sezione di Tivoli
AMMONITI: 62′ Djimsiti, 70′ Toloi, 88′ Rovella
La classifica
Di seguito la classifica di serie A aggiornata
I precedenti
Partita stregata quella con l’Atalanta per il Genoa che nelle ultime nove ha vinto solamente il 22 dicembre 2018 con il 3-1 arrivato grazie all’autorete di Toloi e ai gol di Lazovic e Piatek, per la Dea in rete Zapata. Lo scorso anno la formazione di Gasperini si impose a Marassi 2-1, mentre all’andata in questo campionato finì 0-0. In totale sono 36 i precedenti a Marassi con 16 successi rossoblu, 8 pareggi e 12 gioie per i bergamaschi.
Le curiosità
Possibile record per l’Atalanta che se vince oggi a Genova si prende l’undicesimo successo esterno della stagione, eguagliando così il primato dello scorso anno. Non sarà facile perché da quando è arrivato Ballardini il Grifone ha messo a segno ben 23 punti, nono migliore score del campionato nel periodo, ad una lunghezza dal Sassuolo e due dalla Roma. Fari puntati su Mattia Destro che ha già segnato sette rei nelle partite casalinghe, record personale. Se riuscirà a scendere in campo potrebbe continuare la sua stagione da favola Luis Muriel, per lui 12 gol in casa e 10 in trasferta, la doppia cifra lo pone all’inseguimento di Filippo Inzaghi che nel 1996/1997 arrivò a quota 14 in casa e 10 in trasferta.
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