Il comunicato del Governo sul caso Djokovic cambia ancora le carte in tavola: la telenovela che riguarda numero uno del tennis mondiale sembra senza fine. Cosa accadrà adesso?
Novak Djokovic – tennista n. 1 al mondo (credit: Getty Images) MeteoWeek
La vicenda del tennista n.1 al mondo è diventata di interesse mondiale. La decisione in merito al suo visto di ingresso è arrivata proprio da poco. Il Ministro dell’immigrazione, Alex Hawke ha revocato il visto di ingresso a Djokovic, che nel frattempo stava continuando ad allenarsi dopo aver mancato l’allenamento alla Rod Laver Arena.
Nella nota si legge che “motivi di salute e ordine pubblico” dettati dalla considerazione attenta e scrupolosa fornita dal Dipartimento degli affari interni, dall’Australian Border Force e dai legali di Djokovic. Hawke afferma che: “il Governo Morrison è fermamente impegnato a proteggere i confini dell’Australia, in particolare in relazione alla pandemia di covid-19“.
La decisione presa da Alex Hawke significa che il tennista non ha un visto valido per rimanere in Australia e dovrebbe prendere il primo volo disponibile a meno di non voler andare in detenzione. Questo a meno che impugnando la decisione, un giudice stabilisca che può rimanere.
Il regolamento ufficiale stabilisce che nel caso in cui si ritiri un giocatore compreso tra la testa di serie da 1 a 4 , il numero 5 viene spostato nella posizione vuota. Ragion per cui, Andrey Rubley andrebbe ad occupare la posizione di Djokovic e tutti gli altri a seguire scalerebbero. La 17^ di Monfils prenderebbe il posto della quinta, la prima non testa di serie occuperebbe il posto vuoto della 17^ e Lucky Loser completerebbe il quadro. Se così non fosse, Gianluca Mager non troverebbe più Rublev al 1° turno ma Gael Monfils.
Gli esperti di diritto evidenziano le limitate possibilità per il campione di ribaltare la situazione, e i Tribunali sono restii a discostarsi dal punto di vista di un funzionario eletto a riguardo. L’ipotesi più probabile, tra quelle valutate rimane l’impugnazione della decisione da parte dei legali con un processo semplificato e tempi ridotti. Sembra infatti questa la decisione del team legale, la cui udienza per le indicazioni di impugnazione legale dovrebbe svolgersi alle 20.45 locali (10.45 italiane) come afferma la Corte del circuito federale. A presiedere l’udienza ci sarà il giudice Anthony Kelly.
Se il caso dovesse andare in Tribunale, i legali sperano che la questione possa essere decisa entro domenica, per permettere la partecipazione agli Australian Open. Djokovic in primis potrebbe accettare la decisione, lasciare l’Australia e rinunciare allo slam. Potrebbe impugnare la decisione presa dal Ministro chiedendo un riesame giurisdizionale e se positiva rimanere. In ultimo, il Governo potrebbe fare appello e a questo punto, il Tribunale dovrebbe chiarire sia la possibilità di partecipare o meno agli Australian Open che la detenzione per immigrati.
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