Il presidente Cellino parla di Balotelli, battuta shock del presidente del Brescia: “È nero, ma sta cercando di schiarirsi”.
Ancora caos al Brescia, con il presidente Massimo Cellino che lancia un’altra frecciata a Mario Balotelli. Il patron del club lombardo è tornato sull’esclusione dell’attaccante dai convocati per il match esterno contro la Roma, dopo che in settimana era stato allontanato dall’allenamento per scarso impegno e un atteggiamento non consono, secondo il tecnico Fabio Grosso.
Le parole di Cellino su Balotelli: “È nero, ma sta lavorando per schiarirsi…”
A parlare, in occasione della riunione di Lega a Milano, è il presidente delle Rondinelle. “Che succede con Balotelli? Che è nero, cosa vi devo dire“. Questa la battuta di Cellino, che poi prosegue: “Sta lavorando per schiarirsi però c’ha molte difficoltà. Io tradito da Balotelli? No, non leggo i social. Ma Mario dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo. Non l’ho preso per i social ma perché può ancora dire qualcosa nel mondo del calcio, quando sarà in condizione di farlo, se lo sarà, risponderà in campo.
In quel momento tornerà ad essere un calciatore. Adesso mi sembra un po’ lontano dall’esserlo. L’ho preso sognando che fosse un valore aggiunto, ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. L’ho detto anche a lui. È troppo facile scaricare le colpe solo su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. È il motivo per cui ho cambiato allenatore. Andava più aiutato lui che noi, forse all’inizio eravamo in grado di farlo ma adesso ci siamo indeboliti come squadra ed è più difficile”.
“Cessione a gennaio? Io direi di smettere di parlare di Mario”
A chi gli domandava di un possibile addio al Brescia dell’attaccante a gennaio, Cellino ha replicato: “È successo che nel calcio ci sono squadre che combattono e vincono, se noi pensiamo che un giocatore da solo possa vincere la partita, offendiamo la squadra e il gioco del calcio. Il mio allenatore ha fatto un errore settimana scorsa, in conferenza stampa ha parlato di Balotelli e non della squadra.
Ho preso Balotelli a fine mercato, non per fare abbonamenti né per vendere pubblicità. L’ho comprato perché poteva essere un valore aggiunto. Per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza. Se continuiamo a parlare di Balotelli facciamo male a lui e a noi stessi. Per questo dobbiamo parlarne il meno possibile e spegnere questi social. Sono la bestia del Duemila“. Così ha terminato Cellino, prima di salutare i giornalisti presenti. Ma la sensazione è che la querelle tra l’attaccante e la società non sia finita qui.
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