Il calcio italiano piange Luciano Gaucci: muore il Presidente guerriero

Muore il Presidente guerriero. Ci lascia a 81 anni Luciano Gaucci. Fece la fortuna del Perugia che portò in serie A e in Coppa Uefa. Tutto il calcio italiano lo piange. Le lacrime di Cosmi e Materazzi.

Muore il presidente forse più eccentrico e ‘colorito’ che il calcio italiano abbia mai conosciuto. Luciano Gaucci è scomparso oggi all’età di 81 anni: l’ex presidente del Perugia si è spento a Santo Domingo, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. E’ stato guida anche di Sambenedettese, Viterbese e Catania e vicepresidente della Roma con Dino Viola, aveva portato il grifone in Coppa Uefa nel 2003, mentre nel 1999 era stato il primo ad affidare una panchina a una donna, Carolina Morace, quando era alla guida della Viterbese.

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Gaucci era nato a Roma il 28 dicembre del 1938. Viveva ormai da diversi anni a Santo Domingo anche in seguito al fallimento del Perugia calcio. Gaucci è stato presidente del Perugia per tredici anni dal 1992 al 2004, conquistando due promozioni dalla B alla Serie A più una in B nel 1993 ma revocata per un illecito dopo lo spareggio di Foggia contro l’Acireale. Presidente vulcanico e dal carattere forte, era soprannominato ‘Uragano’. Gaucci era però anche un grande intenditore di calcio tanto da lanciare allenatori come Serse Cosmi e Stefano Colantuono. Nel suo Perugia hanno mosso i primi passi futuri campioni del Mondo come Marco Materazzi, Rino Gattuso, Massimo Oddo e Fabio Grosso. A Gaucci si devono anche l’arrivo in Italia dei primi giocatori asiatici, il giapponese Hidetoshi Nakata, il coreano Han e il cinese Ma Mingyu. E fu lui a portare in Italia Saadi Gheddafi, figlio del dittatore della Libia Muammar Gheddafi. Era famoso per le sue sfuriate contro gli arbitri e anche contro gli avversari, come nel caso di una storica lite, nel novembre 1999, con l’allora ex presidente del Bari Vincenzo Matarrese.

Uragano Gaucci

Imprenditore nel ramo delle pulizie, Gaucci fu anche un grande appassionato di ippica, tanto da fondare una scuderia nella quale fece crescere il famoso cavallo Tony Bin acquistato per appena 12 milioni di lire quando era solo un puledro e rivenduto alla cifra record di 7 miliardi di lire dopo una serie di vittorie prestigiose. Fu ad un passo dall’acquistare il Napoli con il Tribunale che gli preferì invece De Laurentiis. Gaucci era andato inizialmente nella Repubblica Dominicana per sfuggire alle accuse di bancarotta fraudolenta a suo carico in conseguenza del fallimento del Perugia. Dopo aver patteggiato ed usufruito di un indulto era rimasto nell’isola caraibica: da tempo era gravemente malato.

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Le lacrime di Marco Materazzi. “Non ti sarò mai grato abbastanza, a te e alla tua famiglia. Grazie di tutto. Dopo di te il NULLA a Perugia”
“Sono veramente sconvolto”: così Serse Cosmi attuale allenatore del Perugia, raggiunto al telefono dall’agenzia Ansa, sulla morte di Luciano Gaucci. In un messaggio su whatsapp Cosmi ha risposto manifestando il suo dolore e spiegando che preferisce per questo non commentare subito la notizia. Cosmi fu chiamato per la prima volta alla guida del Perugia proprio da Gaucci nel 2000, dove rimase fino al 2004.