Andrea Dovizioso parla alla vigilia della sua ultima gara in sella alla Ducati. E non sembra neanche troppo dispiaciuto per questo addio: “Non mi peseranno certe cose, ma mi piace quello che andrò a fare”.
Andrea Dovizioso lascia la Ducati dopo otto anni a dir poco bellissimi. L’unico rimpianto potrebbe essere legato alla stagione 2019, quando il pilota nativo di Forlimpopoli ha provato a giocarsi fino alla fine il titolo mondiale. Tuttavia, in quel caso fu il marziano Marc Marquez ad avere la meglio. In ogni caso, il Dovi ha lasciato senza rimpianti, facendo capire cosa cerca per il suo futuro: “Il mio obiettivo è correre se verrà fuori una situazione interessante, cosa difficile ma non impossibile. Io mi sento competitivo, con le mie caratteristiche credo di potermela giocare e lo conferma questo 4° posto nel mondiale partendo sempre dietro e senza feeling“.
Dovizioso è anche consapevole di quanto sta accadendo intorno a lui. Ci sono tanti piloti giovani che sgomitano per prendersi lo spazio che credono di meritare. Lo si sta vedendo in tante scuderie e accadrà anche in Ducati dopo il suo addio. Ma dalle parole del romagnolo non emerge rabbia per la mancata permanenza in sella alla Desmo: “C’è un cambio generazionale in atto nel mondiale, bisogna adeguarsi e ora non posso fare programmi per il futuro: non mi peseranno certe cose, come stare al centro dell’attenzione in alcuni casi, ma mi piace quello che andrò a fare“.
In ogni caso, nel cuore e negli occhi di Andrea Dovizioso resteranno gli otto anni passati in Ducati. Non sono mancate le vittorie, alcune delle quali straordinarie, ma anche le amicizie nate all’interno del box e a Borgo Panigale. Forse sono queste le cose che mancheranno di più al pilota classe 1986: “In questi 8 anni ho creato dei rapporti straordinari con molte persone, ma non continuare in questa situazione mi fa star bene, non la vivo in modo pesante, esco da un qualcosa che era difficile e mi piace lasciarlo“.
E a proposito di queste annate straordinarie in sella alla Ducati, Dovizioso è a conoscenza di quanto ha fatto, proprio per la crescita della Rossa di Borgo Panigale. Una moto inizialmente nota per essere forte solo in rettilineo, ma che con il lavoro negli inverni scorsi ha saputo ritagliarsi uno spazio importante. Fino a lottare per il mondiale con i colossi giapponesi: “Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto qualcosa di speciale, non credevo potesse essere così emozionante vedere una persona emozionata per quello che hai fatto, ma lo sport regala questa cose e credo che ne rimanga traccia ai tifosi“.
Non nasconde un po’ di amaro in bocca Danilo Petrucci. Anche lui lascerà la Ducati ufficiale al termine della stagione. Il pilota di Terni non è riuscito a lasciare il segno che lui e il suo team si aspettavano. Ma ora lo aspetta una nuova sfida in sella alla Ktm, moto in crescita nella stagione appena conclusa: “Finire una storia così è un po’ triste, ma sono contento per quello che ho fatto qui, fra gli ultimi 2 anni e i 4 precedenti in Pramac. Non è stato un anno facile, ma la vittoria di Le Mans è servita a dare un senso a tante cose: ringrazio la Ducati, che mi ha dato tanto, ma sono curioso di provare la Ktm, che sarà la mia nuova moto: cambiare aria farà bene“.