Dopo la vittoria in Europa League, Stefano Pioli si prepara in vista della sfida di domani sera contro la Sampdoria alle 20:45. Con Ibra, Leao e Kjaer indisponibili, il Milan punterà su Rebic. Durante la conferenza stampa di oggi, l’allenatore del Milan ha parlato del rapporto che ha con i suoi giocatori.
“Cerco di essere diretto con ognuno di loro. Quando parli col cuore vieni più facilmente ascoltato. Dobbiamo avere un ottimo approccio sempre, in tutte le gare. Ogni squadra vuole vincere, la differenza è nella preparazione“.
Pioli ha poi parlato del suo legame con Zlatan Ibrahimovic: “Dissi a Ibra che non era giusto interrompere quello che avevamo iniziato e per questo siamo tutti contenti che alla fine abbia deciso di restare. Il suo contributo è importantissimo per noi“.
Inoltre l’allenatore è soddisfatto della condizione fisica e mentale di tutta la squadra e si è dilungato durante la conferenza stampa sul baby talento Jens Petter Hauge: “Può ancora crescere tanto, le posizioni cambiano ma è un ragazzo molto intelligente e disponibili. Abbiamo giocatori forti in quel ruolo lì, ma è meglio visti i tanti impegni che abbiamo. Mi viene difficile fare paragoni, l’importante è che stia dimostrando di essere utile alla squadra“.
Sampdoria-Milan, le parole di Pioli in conferenza stampa
“Sarà una partita difficile, la Sampdoria è costruita bene e allenata bene, con giocatori di qualità e valore. Dovremo essere molto lucidi e precisi. Ho grande stima di Ranieri, è stato mio allenatore ed è stato molto importante per la mia crescita, anche professionale. Quando allenava il Leicester ho tifato per lui, sta facendo un’ottima carriera. Conosco bene anche Candreva, dovremo tenerlo in grande considerazione. Servirà il miglior Milan“.
Questo Milan è stato spesso paragonato al Leicester dei miracoli di Claudio Ranieri, suo prossimo avversario che oggi siede sulla panchina dei blucerchiati: “Il Leicester non è un caso irripetibile ma è molto difficile fare un’impresa del genere. Siamo solo all’inizio del campionato, pensiamo a una partita alla volta e a fare bene a Genova, cercando di fare il massimo per vincere. Nel nostro calcio non ci sono vie di mezzo, noi siamo stati bravi a mantenere sempre l’equilibrio“.