José Mourinho è l’ex allenatore dell’Inter tanto rimpianto dai tifosi che sperano sempre di poterlo vedere di nuovo nella panchina nerazzurra. L’allenatore nel corso della sua carriera è sempre stato mosso dal grande pathos che però è andato anche in netta contrapposizione con le regole imposte dal gioco, diventando spesso e volentieri non ben visto dagli arbitri.
José Mourinho ha sempre mostrato di avere un temperamento molto acceso nella sua carriera da calciatore. Non a caso, durante il percorso fatto come allenatore dell’Inter fu lui a rimettere ordine in uno spogliatoio fuori controllo e anche tra i giocatori e, qualora fosse necessario, lasciare anche che alcuni di questi rimanessero in panchina nel momento in cui non pensavano al bene della squadra ma solo a quello del singolo.
A ogni modo, Mourinho ha messo in atto il piano perfetto per eludere un provvedimento rilasciato dagli arbitri che l’avevano escluso dalla panchina.
Mourinho e il cattivo rapporto con gli arbitri
Ebbene sì, una delle caratteristiche di Mourinho riguarda il rapporto molto controverso che l’allenatore ha con gli arbitri. Basti ricordare le tante volte in cui l’allenatore ai tempi dell’Inter sia stato espulso dalla panchina perché contrario appunto alle decisioni prese in merito ai provvedimenti che lui reputava comunque ingiusti.
Nel corso degli anni di carriera nel ruolo di allenatore, infatti, Mourinho ha anche collezionato una lunga serie di multe da pagare insieme alle 20 espulsioni ricevute. A quanto pare la sua cattiva condotta in tal senso è costata a José Mourinho circa 800.00 euro. Ma il tutto non finisce qui.
La decisione estrema per il Chalsea
A tenere banco nel mondo del web troviamo un particolare episodio che si è verificato per Mourinho durante gli anni della guida del Chelsea. In particolar modo, sembrerebbe che i quell’anno José Mourinho è stato cacciato dalla partita che il Chelsea stava giocando contro il Bayer Monaco.
Quanto detto, dunque, prevedeva che lui non prendesse parte alla partita successiva ma… Mourinho essendo previdente e anche scaltro, in occasione della nuova partita arrivò prima allo stadio e si nascoste nella cesta della lavanderia. Lo stratagemma gli permise così di poter dare le sue indicazioni ai giocatori in campo.