Frecciatine al peperoncino per Urbano Cairo, presidente del Toro, dopo la settima sconfitta granata in 11 gare. La squadra intanto è in ritiro
Persino il “moderato” Urbano Cairo, questa volta, ha perso la pazienza: il presidente del Toro non le ha mandate a dire dopo l’ennesima sconfitta granata, la settima in 11 partite. Cairo ha riconfermato Giampaolo (“Credo in lui“) ma se possibile si è rivolto in modo molto più chiaro ai giocatori, che anche per i tifosi sono i veri colpevoli della pessima situazione di classifica.
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Così Cairo alla Gazzetta dello Sport mentre la squadra è in ritiro in vista della difficilissima partita contro la Roma: “Cosa mi aspetto? Credo che sia fondamentale che i giocatori dimostrino di avere amor proprio. È importante che abbiano voglia di dimostrare di essere quei giocatori di un anno fa. Poi se qualcuno, alla fine del campionato o anche a gennaio, preferirà andare via io non ho problemi: tutti quelli che hanno questo tipo di esigenza possono andare. Basta che me lo dicano, e noi li accontenteremo. Però oggi è molto importante che i calciatori siano uomini. E dimostrino di avere quegli attributi che è importante avere in momenti difficili».
Ancora Cairo: “I calciatori non possono, e noi non possiamo, fare delle figure quali abbiamo fatto nelle ultime undici partite perdendone sette e prendendo 27 gol. È una cosa inaudita. Credo che, fin qui, noi abbiamo parlato fin troppo. Oggi quello che conta è soltanto il campo, e la voglia che i calciatori hanno di far vedere che sono ancora quelli che conoscevamo un anno e mezzo fa. E, guardate, non stiamo certo parlando di un decennio fa: soltanto nel 2019 questa squadra, che rispetto ad allora non è cambiata, ha fatto certe imprese e certi risultati, ottenuto un settimo posto, e addirittura un quarto posto nel girone di ritorno del campionato 2018- 2019. La squadra è la stessa, perché praticamente sono stati quasi tutti confermati”.
Su Belotti: “E’ un esempio per tutti i compagni. Lo ha dimostrato, ha fatto vedere le sue qualità non soltanto calcistiche, ma anche la sua qualità di persona, di uomo che sente la responsabilità. Dimostra sempre di avere l’orgoglio di far vedere qualcosa di speciale. Non a caso, è il nostro capitano. Però in tutte le squadre non basta un uomo, è molto importante che la squadra sia un tutt’uno”.
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