Cavani accusato di razzismo dalla FA: nel mirino un post su Instagram

La FA ha ufficialmente accusato Edinson Cavani di condotta impropria. L’attaccante del Manchester United aveva pubblicato un post su Instagram contenente una frase razzista, poi prontamente cancellato. El Matador rischia adesso una sanzione.

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(Photo by Adam Davy – Pool/Getty Images)

Edinson Cavani rischia tre giornate di squalifica. La Federazione inglese, infatti, ha ufficialmente accusato l’attaccante del Manchester United di violazione aggravata della Regola E3, che fa riferimento ad una condotta offensiva e/o impropria. Il Matador è finito nel mirino dei vertici del calcio per avere pubblicato su Instagram una storia con una frase ritenuta razzista. Il giocatore uruguaiano, dopo essere stato messo a conoscenza della presunta equivocità del contenuto, lo aveva prontamente eliminato. Ciò, tuttavia, non è stato sufficiente ad evitargli di finire nel mirino della FA.

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Il post razzista di Edinson Cavani

Il post incriminato risale alla fine di novembre. Nel corso della partita di Premier League contro il SouthamptonEdinson Cavani aveva messo a segno una doppietta. Tanti tifosi del Manchester United, per questa ragione, gli hanno scritto sui social messaggi di elogio e affetto. Un tifoso, in particolare, aveva scritto: “Come ti amo Matador!”. Post particolarmente apprezzato dall’attaccante, tanto che ha deciso di ricondividerlo nelle storie. Il commento, tuttavia, ha scatenato la bufera mediatica. “Gracias negrito”, ha scritto.

Qualcuno di vicino ad Edinson Cavani probabilmente lo ha immediatamente avvertito del fatto che la frase sarebbe potuta essere ritenuta razzista, tanto che il giocatore ha eliminato la storia poco dopo. Senza dubbio non era sua intenzione essere denigratorio, sebbene il termine sia stato utilizzato con troppa leggerezza. La Federazione inglese, dunque, non intende passare oltre. L’attaccante del Manchester United è stato infatti ufficialmente accusato poiché le sue parole consistono in una violazione aggravata delle norme in quanto “contenenti riferimenti, espliciti o impliciti, al colore e/o alla razza e/o all’origine etnia“.

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Il Matador avrà tempo fino al 4 gennaio per difendersi di fronte agli organi federali, che successivamente decideranno se e in che modo punirlo. Il Manchester United, da parte sua, si è già schierato a favore del tesserato: “Non c’erano intenzioni maliziose dietro il messaggio, che ha cancellato e si è scusato non appena è stato informato che sarebbe potuto essere equivocato“, hanno scritto in una nota.