La sconfitta contro l’Inter ha lasciato delle scorie. Oltre al risultato negativo, la società deve far fronte allo sfogo di Juric nel post-partita: l’allenatore croato chiede un intervento sul mercato.
Il Verona, forse, sta facendo più di quanto ci si aspettasse a inizio campionato. La squadra è stata rivoluzionata dopo le cessioni di pezzi pregiati come Amrabat (Fiorentina), Kumbulla (Roma), Rrahmani (Napoli), Pessina (all’Atalanta dopo la conclusione del prestito) e Verre (tornato alla Sampdoria per fine prestito) e si è mossa sul mercato estivo portando alla corte di Juric giocatori come Ceccherini, Kalinic, Tameze e Barak. Se i risultati sono confortanti (9° posto con 20 punti in 14 partite), non si può dire altrettanto della situazione della rosa. L’allenatore croato, al termine di Hellas Verona-Inter, ha lanciato un messaggio alla società, lasciando intendere che la coperta è troppo corta.
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Hellas, cosa aspettarsi a gennaio
Cosa succederà dunque a gennaio? Nomi sul tavolo non ce ne sono, ma sicuramente è facile intuire che reparti verranno ritoccati durante il mercato di riparazione. I numerosi infortuni degli attaccanti sono uno dei problemi evidenziati da Juric, che contro l’Inter è stato costretto a schierare Salcedo come prima punta nel primo tempo e Ilic nel secondo (l’allenatore ha anche dichiarato: “Ilic prima punta non è calcio”). L’assenza di un centravanti titolare non è una novità per il Verona: l’anno scorso si sono alternati Zaccagni, Verre e Di Carmine in quel ruolo, ma solo quest’ultimo di mestiere fa il bomber. Gli arrivi di Kalinic e Favilli in estate non hanno risolto questa problematica: serve dunque un “vero nueve“.
A centrocampo la situazione è diversa. Nonostante la partenza di Amrabat, la colonna portante dell’Hellas rimane solida nel 3-4-2-1 di Juric. All’esperto Veloso, l’allenatore ha affiancato Tameze (che ha dimostrato di saper ricoprire più ruoli), ma anche Ilic ha messo in mostra qualità non indifferenti e può essere impiegato anche in posizione più avanzata. Sulla trequarti le alternative non mancano: Zaccagni ha colpito tutti per il livello di maturità raggiunto e per il livello raggiunto dal suo gioco; Lazovic può essere impiegato anche in quel ruolo; Barak ha le carte per essere un titolare indiscusso. C’è comunque un problema: Benassi praticamente non è mai stato a disposizione e dunque non è da escludere l’arrivo di un centrocampista che possa far rifiatare Veloso in attesa del rientro di Ronaldo Vieira.
In difesa l’emergenza è dettata più dagli infortuni che dalla mancanza di alternative. Nonostante le partenze di Kumbulla e Rrahmani, il reparto difensivo ha dimostrato di essere solido. Il giovane Lovato ha impressionato tutti e ha già i riflettori dei big club puntati addosso, Magnani contro l’Inter ha completamente annullato Lukaku e ha dimostrato di essere affidabile, Ceccherini, Dawidowicz e Gunter stanno giocando un buon campionato. Anche Dimarco ha le caratteristiche per essere schierato da terzo centrale a sinistra. Un intervento in difesa è dunque da escludere, a meno che gli infortuni di Dawidowicz e Lovato non siano più gravi del previsto.
Possibili uscite
Come anticipato, la coperta è corta. Difficile che a gennaio parta qualcuno, soprattutto dei titolari. Per questo motivo potrebbero esserci operazioni come quella che ha portato Amrabat a Firenze, con il giocatore venduto a gennaio, ma tenuto fino a fine stagione. In questo senso, i nomi sono due: Silvestri e Zaccagni. Entrambi i giocatori piacciono a mezza Serie A: sul portiere sembrano vivi gli interessi di Roma e Inter, mentre il fantasista ha attirato le attenzioni di tutte le big. Attenzione alla squadra di Antonio Conte, che potrebbe essere in vantaggio grazie a Dimarco e Salcedo: i due sono di proprietà nerazzurra e potrebbero essere inseriti nelle eventuali trattive.