Focolaio di Covid nel Manchester City | La causa sono i festini di Walker?

Nel Manchester City è scoppiato un focolaio di Covid-19. A seguito del rinvio del match contro l’Everton, in vista del match contro il Chelsea, il tecnico Pep Guardiola adesso dovrà fare i conti con diverse assenze. Il web intanto si interroga in merito alla causa dei numerosi casi di positività al virus: qualcuno crede sia colpa di Kyle Walker.

kyle walker manchester city meteoweek
Kyle Walker, difensore del Manchester City (Photo by LAURENCE GRIFFITHS/POOL/AFP via Getty Images)

Ore di caos in casa Manchester City. Mentre il tecnico Pep Guardiola annunciava in conferenza la presenza in rosa di alcuni casi di Covid-19, in rete continuavano a diffondersi alcune indiscrezioni in merito ad una festa sregolata con tanto di prostitute organizzata da Kyle Walker. Essa si sarebbe svolta in prossimità del Natale in un hotel a Londra, dove la squadra si trovava per la disputa dei quarti di finale della Coppa Carabao contro l’Arsenal, e potrebbe essere stata la causa della nascita del focolaio. Ad essa avrebbero partecipato ben 19 giocatori della Premier League, 11 dei quali sono risultati positivi. Sarebbe proprio questa la ragione per cui Manchester City-Everton e Tottenham-Fulham, in programma entrambe nell’ultimo turno, sono state rinviate. Proprio il 25 dicembre, infatti, nonostante i Citizens si trovassero nella cosiddetta bolla, sono emersi tre casi di positività. Oggi essi sono diventati cinque. Oltre al difensore inglese, infatti, nella lista ci sono Joao Cancelo, Ederson, Gabriel Jesus e Ferran Torres.

Leggi anche -> Premier League, focolaio di coronavirus nel Manchester City: rinviata la sfida con l’Everton

Al momento non si hanno prove della veridicità dei rumorsKyle Walker, tuttavia, non è senza dubbio nuovo a comportamenti di questo genere. A marzo scorso, in piena pandemia, era stato visto in giro per alcuni pub insieme ad altri giocatori (Dele Alli, Riyad Mahrez, James Maddison e Ben Chilwell). Ad aprile, invece, aveva interrotto la quarantena per organizzare un festino a luci rosse. Era stato sorpreso a casa sua insieme ad un amico e due prostitute. Qualche giorno dopo si era scusato: “Essere un calciatore professionista fa sì che io abbia delle responsabilità e che debba essere da esempio per gli altri. Ho deluso tutti“, aveva detto. Le scuse, tuttavia, non erano state sufficienti ad evitargli la multa. Non sorprenderebbe, ad ogni modo, l’ipotesi che fosse ricaduto in una sregolatezza simile.

Leggi anche -> Calciomercato Premier League: Guardiola vuole Messi, i Wolwes tentati da Diego Costa

Il Manchester City al momento non ha commentato le indiscrezioni che circolano sul web. Il tecnico Pep Guardiola adesso deve pensare al campo. In occasione del match contro il Chelsea dovrà fare i conti con diverse assenze. Oltre ai cinque positivi al Covid-19, infatti, mancherà all’appello anche Edinson Cavani, squalificato per avere pubblicato su Instagram un post dal contenuto ritenuto razzista.