La Fiorentina, reduce dalla vittoria contro la Juventus antecedente alla pausa, affronterà al ritorno in campo il Bologna. Le due compagini hanno soltanto un punto di differenza in classifica, ma la Viola intende dare seguito alla scia di risultati positivi. Il tecnico Cesare Prandelli ne ha parlato in conferenza stampa.
La vittoria in casa della Juventus ha regalato grande entusiasmo alla Fiorentina, che domani pomeriggio sarà impegnata tra le mura amiche contro il Bologna. La Viola è reduce da tre risultati utili in campionato, ma ancora attende di dare una svolta alla classifica. Soltanto 14 i punti e la zona retrocessione in agguato, ma la squadra di Cesare Prandelli sa di potere dare di più. È per questa ragione che al Franchi, in occasione della quindicesima giornata di Serie A, proverà ad agguantare altri tre punti.
Cesare Prandelli nel pre-gara
Cesare Prandelli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dello scontro diretto casalingo, ha parlato del momento che la Viola sta vivendo: “Dopo la vittoria contro la Juventus è inevitabile essere giudicati in modo diverso. Sarà nostro compito mettere in campo la stessa determinazione e voglia di portare a casa il risultato con il Bologna. Troveremo difficoltà molto diverse rispetto alla scorsa gara. I rossoblù sono la squadra che verticalizza di più in Serie A, hanno buone idee e corrono tanto. Affronteremo una squadra che gioca insieme da un paio di anni e che non molla mai, proprio come il suo allenatore. Basta vedere il pareggio ottenuto in rimonta con l’Atalanta. Sarà un match molto difficile. L’autostima è aumentata e la consapevolezza di lavorare bene è stata ripagata dall’ottimo risultato in campionato, che è stato inaspettato. Non dobbiamo arretrare. La vittoria contro la Juventus deve essere un punto di ripartenza. La vera svolta arriverà quando avremo continuità di risultati e vittorie, ma da Torino siamo comunque tornati con consapevolezza e fiducia. Penso che la paura sia soltanto un lontano ricordo adesso“.
Per l’allenatore originario della provincia di Brescia si tratterà anche di un derby di famiglia, dato che il figlio Nicolò è un membro dello staff dei felsinei: “Abbiamo un rapporto profondo, ci sentiamo più volte al giorno. Questa settimana un po’ meno per rispetto reciproco. La partita di domani però non cambia nulla, io spero di vincere e nei prossimi giorni cercherò di consolarlo“.
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Il tecnico della Viola, inoltre, ha parlato delle condizioni della rosa: “La ripresa dei lavori è stata ottima, mentalmente siamo già pronti per affrontare il Bologna. Non abbiamo particolari problemi. Ci siamo allenati bene e mi auguro di vedere anche in partita la squadra che ho visto in allenamento in questi giorni. La prima partita dell’anno però è sempre un rischio. Spero riusciremo a mettere in campo le idee provate in allenamento“. E sull’undici visto contro la Juventus: “Su Borja Valero regista ho avuto una buona intuizione. Al momento abbiamo trovato un’identità tattica precisa in cui può essere utile nella posizione vista a Torino. In cabina di regia ci permette di alzare gli interni di centrocampo e andremo avanti così. Per il momento continueremo così, ma ovviamente dipende da come si predispongono gli avversari. Borja Valero è un professore e per la squadra è un punto di riferimento. Lirola? Ha delle potenzialità importanti, con una propulsione e un cambio di passo notevole. Secondo me deve soltanto convincersi, togliersi un po’ di timidezza e trovare una certa continuità nell’arco dei 90 minuti. Igor è la dimostrazione che, quando uno si allena tutti i giorni, si fortifica: è bravo sull’uomo ma anche da dietro costruisce bene. Si è fatto trovare pronto e si merita tutto quello che sta vivendo. È un ragazzo molto serio“.
Inoltre, Cesare Prandelli si è soffermato sui giocatori che in queste gare non hanno dato il meglio di sé. “Callejon è un argomento per me delicato. Negli ultimi anni ha dimostrato tecnica, qualità e tempi di gioco, è un maestro nelle situazioni di smarcamento. In questo momento è un po’ penalizzato perché giochiamo con questo sistema di gioco. È un problema per me molto profondo, anche umano, perché José è talmente serio che per me diventa difficile anche metterlo in panchina. Kouamé deve trovare i tempi di smarcamento e la profondità. Deve soltanto lavorare e non pensare a nulla. Ha la considerazione da parte nostra e della società, non è un problema. Martinez Quarta? Arriverà anche il suo momento… Il discorso che ho fatto per Igor vale anche per lui. Sono sicuro che quando avremo bisogno di lui non ci deluderà, si sta allenando bene ed è un giocatore veramente interessante“.
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Infine, una riflessione sulla possibilità che la sessione di mercato invernale influenzi le prestazioni: “È un problema che vale per tutti. Noi confidiamo nella serietà dei nostri giocatori. Il mercato non deve essere un disturbo alla preparazione della partita. Successivamente ci saranno dei confronti con dirigenti per i giocatori che hanno prospettive diverse, ma un calciatore serio lo è fino all’ultimo secondo”. E sulle future mosse della società: “Io ho espresso il desiderio di non continuare ad avere 28 giocatori in rosa, perché così ci sono dei calciatori scontenti. Almeno cinque sono sempre fuori. Mi auguro si possano trovare delle buone soluzioni per tutti. Siamo perfettamente in sintonia con la società. Prima dobbiamo cercare di sfoltire la rosa, poi per gli acquisti abbiamo delle idee. Sappiamo che a gennaio è difficile migliorare le squadre, ma le idee ci sono. In questo momento però pensiamo al Bologna, voglio che i miei siano pronti ad affrontare un avversario molto temibile domani“, ha concluso Prandelli.