Curry da record, spazza via Portland | Westbrook sorprende l’amico Durant

62 punti per il nuovo career high di Steph Curry, e Golden State batte i Trail Blazers. Vittoria al fotofinish per Washington su Brooklyn, vincono anche Lakers e Celtics.

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Steph Curry solo al comando – meteoweek.com (credit Getty Images)

Il nuovo career high di punti realizzati da Steph Curry consente ai Golden State Warriors di tornare alla vittoria. Sono 62 i punti realizzati dal talento a disposizione di coach Steve Kerr, fondamentali per battere i Portland Trail Blazers. Nel complesso sono otto le partite disputate nella notte in NBA. Tra queste spicca senza dubbio quella vinta dai Washington Wizards, che superano al fotofinish i Brooklyn Nets in una sfida molto sentita in chiave Eastern Conference. Vincono anche i Los Angeles Lakers, che per metà partita balbettano sul parquet dei Memphis Grizzlies.

Sugli altri campi tornano a vincere i Boston Celtics, che ancora una volta grazie a una grande giocata di Jayson Tatum espugnano il parquet dei Detroit Pistons. Bella affermazione anche per i Denver Nuggets, che approfittano di una grande serata in attacco per vincere in casa dei Minnesota Timberwolves. Debordante anche la prestazione offensiva per gli Utah Jazz, che rifilano ben 130 punti ai San Antonio Spurs sempre più in difficoltà. Infine vincono anche Los Angeles Clippers e Chicago Bulls, che hanno la meglio rispettivamente su Phoenix Suns e Dallas Mavericks.

Curry leggendario

Si era parlato tanto di lui, del rendimento pessimo dei suoi Golden State Warriors e di un presunto ridimensionamento della sua grandezza. Ma alla fine, Steph Curry ha risposto con i fatti. Come solo i grandi campioni sanno fare. 62 punti senza forzare più di tanto al tiro, avendo chiuso con un pazzesco 18/31 dal campo. Di fatto, quasi metà del fatturato dei punti di Golden State sono i suoi, ma la vittoria arriva lo stesso. Anche perchè dall’altra parte ai Portland Trail Blazers non va meglio. Damian Lillard e CJ McCollum – come spesso accade – segnano 60 punti su 122 di squadra. Ma in casa Warriors si può sorridere per il ritorno a pieno regime di Draymond Green, che non segna ma fa segnare (8 assist).

Seppur in maniera indiretta, Curry ha replicato anche a LeBron James nei giorni successivi al suo 36esimo compleanno. Ma nel frattempo il campione di Akron ha tirato fuori un’altra grande prestazione, seppur sonnecchiante per larghi tratti del match contro i Memphis Grizzlies. 22 punti conditi da 13 rimbalzi e 8 assist per accompagnare i suoi Los Angeles Lakers alla vittoria della FedEx Arena. I campioni in carica hanno scherzato per due quarti abbondanti, poi il Prescelto ha alzato il volume della radio e ha spazzato via tutti. A Memphis, però, l’assenza di Ja Morant inizia a diventare pesante.

Westbrook batte Durant e Irving

Un’altra sfida particolarmente attesa della notte scorsa era quella tra Washington Wizards e Brooklyn Nets. Da una parte Russell Westbrook, protagonista di un avvio da record ma senza vittorie di squadra. Dall’altra parte Kyrie Irving e Kevin Durant, il dinamico duo che fa sognare la franchigia in nero. Ma anche in questo caso è la squadra ad avere la meglio sul tandem di stelle. Russ ne mette 24 con 10 assist ma brillano anche Bradley Beal e Thomas Bryant: ventello e doppia cifra a rimbalzo per entrambi. In casa Nets ci sono 58 punti del tandem delle meraviglie, ma poco altro dal “supporting cast”.

Russell esulta – meteoweek.com (Photo by Sarah Stier/Getty Images)

La notte appena trascorsa è stata anche quella della nuova esplosione della cometa Jayson Tatum. Ancora un canestro decisivo alla sirena per consentire ai Boston Celtics di vincere sul parquet dei Detroit Pistons. E il suo canestro gli consente di raggiungere quota 24 punti, conditi da 12 assist e 8 rimbalzi. Nella notte di Motor City brilla ancora una volta la stella di Jaylen Brown, con 31 punti e appena tre errori al tiro. I Pistons giocano una buona partita, portano cinque giocatori in doppia cifra e maledicono la giocata da campione del numero 0 avversario.

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Mavs sempre più in basso

Continua a venire a galla la crisi dei Dallas Mavericks, che cadono rovinosamente al cospetto dei Chicago Bulls. Luka Doncic non c’è per un attacco influenzale, e la sua assenza è particolarmente pesante per la sua squadra. Dall’altra parte un monumentale Zach LaVine chiude con 39 punti e sopperisce all’assenza di Markkanen. Tornano a vincere i Denver Nuggets, i quali superano in maniera netta i Minnesota Timberwolves. Serata magica per Jamal Murray che chiude a quota 36 punti, solito apporto importante di Nikola Jokic che realizza 19 punti conditi da 12 assist e altrettanti rimbalzi.

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Los Angeles Clippers corsari a Phoenix sul parquet dei Suns. Partita molto tirata tra due squadre che hanno in seno mentalità e abitudini diverse: da una parte l’applicazione e il metodo da parte dei Clippers, dall’altra lo smisurato talento dei padroni di casa. Ad avere la meglio sono stati Paul George e compagni, grazie anche ai 39 punti dello stesso PG. Infine sono debordanti gli Utah Jazz, che con sei uomini in doppia cifra e la serata clamorosa di Bojan Bogdanovic espugnano San Antonio. 28 punti con tre soli errori al tiro per il serbo, ai quali si aggiungono i 22 di Donovan Mitchell.

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